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Famiglia nel bosco, i genitori cedono su vaccini e maestra a casa. La tutrice dei bambini: «Stanno imparando solo ora l’alfabeto e socializzano»

13 Dicembre 2025 - 12:44 Ugo Milano
famiglia bosco istruzione
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I tre figli della coppia Trevallion-Birmingham non sanno leggere, secondo la tutrice. La più grande sa scrivere il suo nome, ma sotto dettatura. Così la famiglia nel bosco potrebbe riunirsi entro Natale

Uno dei tasselli su cui la famiglia nel bosco di Palmoli, in Abruzzo, ha costruito la sua causa per riavere i figli potrebbe venire meno. Se il diritto all’istruzione parentale è riconosciuto dalla legge italiana, deve però essere un’attività di insegnamento tutta domestica che proceda pressoché in parallelo con la scuola regolare e che consenta ai bambini di non rimanere indietro. E da quanto dice la tutrice dei minori, Maria Luisa Palladino, non sembra essere così per i tre figli della coppia Trevallion-Birmingham, una bambina di otto anni e due gemelli di sei. «Non sanno leggere, stanno imparando ora l’alfabeto», ha detto. «La bambina più grande sotto dettatura sa scrivere il suo nome». Per il resto del tempo «colorano, fanno puzzle, interagiscono con gli altri coetanei». 

La concessione sulla scuola e sui vaccini

Dopo il polverone iniziale e lo scontro a muso duro tra famiglia e tribunale per i minorenni, la coppia anglo-australiana inizia ad allentare le maglie e ad ammorbidire la sua posizione. Lo scopo è ovviamente quello di fare tutte le concessioni necessarie e sufficienti per ottenere il ricongiungimento con i figli, su cui è stata loro tolta la potestà genitoriale ormai tre settimane fa. Nathan Trevallion e Catherine Birmingham avrebbero infatti accettato di rinunciare all’istruzione parentale, acconsentendo ad affidare l’istruzione a una maestra a domicilio. Il compito dell’insegnante sarò quello di armonizzare il programma educativo casalingo con quello della scuola pubblica. Oltre all’ambito scolastico, poi, nei prossimi giorni i bimbi dovrebbero sottoporsi a richiami vaccinali e a una visita da parte di uno specialista in neuropsichiatria infantile

L’udienza d’appello e le visite del padre

Il desiderio dei Nathan-Birmingham è quello di riabbracciare i figli prima di Natale. Un momento cruciale in quella direzione potrebbe essere l’udienza di martedì 16 dicembre davanti ai giudici della Corte d’appello dell’Aquila. In quella sede sarà giudicata la validità o meno del ricorso presentato dalla famiglia nel bosco. Nel frattempo, però, i legali stanno lavorano per ottenere visite regolari, tre volte a settimana, per il padre

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