Neonata sbalzata fuori dall’auto e morta sull’A5, parla l’autista del furgone: «Sono sceso, ho visto la scena: ecco perché sono ripartito»

Ha confessato l’autista del furgone bianco Ford che la sera di sabato 6 dicembre ha centrato la Fiat 500X di Costanza Fiore lungo l’autostrada A5 e ha sbalzato fuori dall’abitacolo la piccola Lucia di due mesi, uccidendola. L’uomo, dopo l’incidente, sarebbe prima sceso dall’auto per poi rimettersi al volante e fuggire senza prestare soccorso né alla donna né alla neonata che giaceva sull’asfalto accanto all’ovetto. «Ero spaventato», ha spiegato il 40enne di Busano, indagato per omicidio stradale aggravato dall’omissione di soccorso. «Dopo l’urto sono sceso e ho notato il bollo sulla fiancata anteriore destra del mio furgone. Ero sotto choc e sono ripartito. Non volevo scappare, devo aver perso la testa».
La dinamica dell’incidente
L’uomo era a bordo di un furgone della ditta di idraulica per cui lavora. Per due giorni, al suo datore di lavoro e successivamente anche agli investigatori ha spiegato il segno rimasto sul mezzo come il risultato di un fortuito scontro con un cinghiale. Poi, lunedì scorso, si è presentato in caserma dai carabinieri e ha raccontato tutto. A partire dalla dinamica dell’incidente: «La Fiat aveva sterzato improvvisamente verso il centro della carreggiata. All’ultimo momento ho provato a frenare per evitarla ma non ci sono riuscito. Devo aver colpito l’auto nella fiancata posteriore sinistra». Un impatto che ha dato il via a una serie di carambole che hanno fatto finire la 500X in una piazzola.
La terza auto misteriosa
Al momento nel registro degli indagati compaiono i nomi del 40enne e della madre della piccola. Gli investigatori stanno però tentando ancora di individuare la terza auto coinvolta, quella che avrebbe travolto la bimba quando giaceva sull’asfalto. I risultati dell’esame autoptico, però, potrebbero alleggerire di molto la posizione del guidatore nel caso in cui venisse accertata la morte sul colpo della piccola Lucia, prima dunque che venisse investita. Rimarrebbe però l’omissione di soccorso.
