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La bufala dei quattro passaporti di Zelensky

17 Dicembre 2025 - 22:00 Marianna Satta
La narrativa rientra in una campagna di disinformazione filorussa già osservata in passato

Negli ultimi giorni, su piattaforme come X e Facebook è circolato un video che sostiene che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky possieda diversi passaporti esteri: UK, Bahamas, Israele e Saint Kitts e Nevis. Il video è accompagnato da narrazioni legate a presunti scandali finanziari e indagini del NABU, l’Agenzia nazionale anticorruzione dell’Ucraina. Le immagini mostrano passaporti e documenti bancari, suggerendo l’esistenza di transazioni offshore miliardarie e conti segreti. Tuttavia, un’analisi dettagliata dei documenti e dei dati presentati dimostra che gran parte del contenuto è falso o manipolato, e che la storia rientra in una lunga serie di campagne di disinformazione pro-Russia.

Per chi ha fretta:

  • I passaporti mostrati nel video non sono autentici
  • La legge ucraina vieta la doppia cittadinanza per chi ricopre cariche ufficiali; Zelensky non può possedere legalmente passaporti stranieri.
  • Le clip video mostrano scene reali di operazioni NABU o soldi, ma sono fuori contesto, risalenti a indagini del 2021.
  • La narrativa rientra in una campagna di disinformazione filorussa già osservata in passato.

Analisi

La storia dei presunti passaporti esteri di Zelensky non è nuova. Già in precedenza erano circolati documenti falsi creati per insinuare che il presidente possedesse cittadinanze straniere, proprietà immobiliari in Russia o altri beni segreti. In questi casi, la disinformazione partiva da canali Telegram pro-Cremlino e veniva rilanciata su X e Facebook, diffondendosi rapidamente. Il video più recente, dell’11 dicembre, ripropone questa strategia di disinformazione. Circola principalmente su X e Facebook, sempre tramite account pro-russi. Nel video si sostiene che il 28 novembre il NABU avrebbe condotto perquisizioni negli uffici di Andriy Yermak, ex capo dell’amministrazione presidenziale, nell’ambito di un’indagine per corruzione nel settore energetico. Il video mostra presunti passaporti intestati a Zelensky, Yermak e Tymur Mindych, insieme a documenti bancari, praticamente illeggibili, che attesterebbero transazioni offshore per 2,6 miliardi di dollari e oltre 14 milioni di contanti. In Italia la narrazione è stata ripresa accompagnata dalla seguente introduzione:

“I passaporti britannico, israeliano e delle Bahamas di Zelenskyy e Yermak sono stati trovati nella residenza di Yermak. Gli investigatori anticorruzione di NABU hanno anche trovato 14 milioni di dollari in contanti e informazioni su conti offshore. Il 28 novembre, NABU ha condotto perquisizioni nei locali di Yermak nell’ambito di un’indagine sulla corruzione nel settore energetico ucraino. Lo stesso giorno, Zelenskyy ha annunciato che Yermak aveva presentato le sue dimissioni. L’11 dicembre sono stati pubblicati i dettagli della perquisizione: oltre a documenti e dispositivi elettronici, l’ex capo dell’amministrazione presidenziale aveva 14 milioni di dollari in contanti, dati su trasferimenti bancari verso conti offshore per un valore di 2,6 miliardi di dollari e una serie di passaporti che sono stati sequestrati. Passaporti di Israele, Regno Unito, Saint Kitts e Nevis e Bahamas intestati a Volodymyr Zelenskyy, passaporti del Regno Unito, Saint Kitts e Nevis e Bahamas intestati allo stesso Yermak, nonché una serie di passaporti intestati a Mindych.”

Perché i passaporti sono falsi

L’analisi dei presunti passaporti dimostra chiaramente la loro falsità. Innanzitutto, il passaporto israeliano riportato nel video è indicato come valido dal 2016 al 2026, ma la normativa israeliana stabilisce una validità massima di cinque anni per gli adulti. Inoltre, la foto riportata è del 2022, quindi incompatibile con un passaporto rilasciato nel 2016.

Per quanto riguarda il passaporto delle Bahamas, datato 2021, utilizza una foto scattata nel febbraio 2020, non una foto di riconoscimento, come necessario, e manca della firma obbligatoria. Nei passaporti cartacei standard, anche quelli biometrici del 2021, la firma manuale sulla pagina dei dati personali è richiesta e la sua assenza indica con certezza una falsificazione.

Il passaporto britannico non rispetta gli standard MRZ: Ogni passaporto valido ha una zona leggibile a macchina (MRZ), una sezione con caratteri standardizzati contenente numero del passaporto, nome, data di nascita, scadenza e codice del paese. In questo caso, i numeri di documento non corrispondono e il checksum è invalido: la MRZ include un checksum, un numero di controllo che verifica matematicamente la correttezza dei dati. Se il checksum non corrisponde, significa che il documento è stato compilato o manipolato in modo errato e non rispetta gli standard internazionali ICAO, quindi è quasi certamente falso. Come verificabile tramite MRZ Decoder, il documento in questione è un falso. Inoltre, il Regno Unito rilascia passaporti solo a cittadini britannici attraverso procedure ufficiali, e non esistono “passaporti segreti” per stranieri.

Infine, per il passaporto di Saint Kitts e Nevis i numeri MRZ sono plausibili, ma la firma appare chiaramente imitata, con segni poco accurati, analogamente a quanto è possibile osservare negli altri documenti.

Contesto del video

Le clip mostrate nel video che ritraggono agenti del NABU in azione sono reali, ma completamente fuori contesto. Provengono dal canale YouTube ufficiale dell’agenzia e documentano operazioni anti-corruzione legittime, ma in contesti diversi da quelli descritti nel video. Queste riprese erano già state utilizzate in passato per diffondere disinformazione sull’Ucraina.

Anche le successive immagini che mostrano i presunti soldi ritrovati dal NABU sono reali, ma riguardano un’operazione avvenuta nel 2021, e non hanno alcun legame con Zelensky o con l’indagine descritta nel video. In quell’occasione, il NABU aveva perquisito l’abitazione del fratello del presidente di un tribunale di Kyiv, trovando milioni di dollari, euro, sterline, rubli e shekel in contanti.

Questioni legali

Fino al 2025, la legge ucraina non consentiva ufficialmente la doppia cittadinanza. Tradizionalmente, chi acquisiva volontariamente una seconda nazionalità perdeva quella ucraina. Pertanto, qualsiasi passaporto straniero intestato a Zelensky prima del 2025 sarebbe stato illegale e incompatibile con la legge ucraina, annullando la sua eleggibilità a cariche pubbliche.

Conclusioni

Il video non cita alcun documento ufficiale, come atti del NABU, numeri di fascicolo o riferimenti a procure, e nessuna testata ucraina, europea o internazionale ha mai riportato una notizia simile. Il linguaggio è generico, le immagini false o fuori contesto e non esiste alcuna prova reale che Zelensky possieda passaporti stranieri. Inoltre, la storia contraddice sia il diritto ucraino sia le procedure ufficiali del NABU. Si tratta di una tecnica di disinformazione mirata a delegittimare Zelensky, alimentare sfiducia nell’amministrazione ucraina e rafforzare narrazioni anti-ucraine sui social.

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