Manovra, il nodo è sulle pensioni. Salvini: «Rendere difficile il riscatto della laurea? Non mi sembra il momento di allungare l’età pensionabile»

«Non mi sembra il momento di allungare l’età pensionabile e rendere difficile riscattare gli anni di laurea. Già oggi gli italiani sono quelli che vanno in pensione in Europa più tardi degli altri». Queste le parole del leader della Lega Matteo Salvini rispondendo ad una domanda di Bruno Vespa, durante la trasmissione 5 minuti, sull’emendamento che prevede il restringimento del riscatto della laurea per l’età pensionabile. Un aspetto che anche la premier Meloni oggi a Camera e Senato ha ribadito verrà rivisto. «Già oggi – ha proseguito Salvini – gli italiani sono quelli che vanno in pensione in Europa più tardi di altri e quindi non mi sembra il momento per allungare l’età pensionabile. È vero che si parla del 2033-2034, però non è il caso di allungare e di togliere visto che lavoratori e lavoratrici italiani già sono fra i più impegnati e fra quelli che vanno in pensione più tardi». La Manovra è attesa alla Camera martedì 23 dicembre per approdare poi in Aula da domenica 28 quando, alle 16, inizierà la discussione generale con la fiducia.
Il nodo delle pensioni
Resta da capire, oltre al riscatto della laurea, se verrà modificata anche la stretta sulle finestre. La Lega che ha presentato un emendamento per cancellare entrambe le norme proponendo a clausola di salvaguardia, a partire dal 2033, eventuale innalzamento dell’Irap. Anche perché in giornata i malumonri non sono mancati. Colpa di «un tecnico troppo zelante», per dirla con il leghista, relatore della manovra Claudio Borghi, di un «burocrate del Mef», accusa Armando Siri, vicino al vicepremier. «Finché c’è la Lega al governo non esiste né oggi né mai nessun provvedimento che alzi i parametri dell’età pensionabile», ha ribadito precisando che le scelte politiche sono del Parlamento non dell’«ennesima manina». Dubbi sollevati anche da Forza Italia. «E’ una stretta che parte dal 2030 – dice il portavoce azzurro Raffaele Nevi – ci ragioneremo con il governo con calma, ci confronteremo». Senz’altro la vicenda è un assist per l’opposizione. «La loro stangata sulle pensioni – ha attaccato la segretaria Dem Elly Schlien – è un furto sia ai giovani che agli anziani. Vergognatevi!». «La Lega ha il ministro dell’Economia – ha dichiarato il capogruppo M5s al Senato Stefano Patuanelli – e accusa i burocrati del Mef? Surreale». Nicola Fratoianni da Avs chiede le scuse del governo mentre Matteo Renzi, leader di Iv ha parlato di un atteggiamento di «incredibile spregio del Parlamento», sottolinea, «annunciare una modifica con una risposta in replica in Aula».
