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I fumogeni accesi e la corsa, accoltellando alla cieca, nel centro commerciale. Così Chang Wan ha ucciso 3 persone e ferito 11 a Taipei – Il video

20 Dicembre 2025 - 12:31 Ugo Milano
Il giovane 27enne era ricercato da un anno per aver evitato il servizio militare obbligatorio. Dopo l'attacco è morto, volando giù dal tetto dei magazzini

Ha estratto fumogeni uno dopo l’altro dal suo zainetto, accendendoli e gettandoli sull’asfalto per creare una cortina davanti alla stazione centrale di Taipei, la capitale di Taiwan. Poi, con il volto nascosto da una maschera antigas, ha estratto un coltellaccio con una lama da almeno 15-20 centimetri e si è incamminato indisturbato in mezzo al traffico verso un gruppo di astanti che lo stavano guardando terrorizzati. Dopo i primi fendenti, sferrati a caso nel mucchio, è scattato il fuggi fuggi. Il giovane è poi entrato nel centro commerciale vicino, seminando panico e sangue, prima di lanciarsi dal tetto della struttura e morire schiantandosi al suolo. Dietro di sé aveva lasciato 3 morti e 11 feriti.

Chi era il killer

Il killer di Taiwan è stato individuato dalle forze dell’ordine come il 27enne Chang Wan, che da novembre 2024 era ricercato in tutta l’isola perché si era sottratto all’addestramento militare obbligatorio da riservista. Stando a quanto hanno ricostruito gli inquirenti, il giovane non aveva segnalato una modifica nella registrazione del nucleo familiare in modo tale da eludere la consegna della convocazione per il servizio militare. 

La fuga dalla polizia e la morte

Ieri, non è ancora chiaro per quale motivo, la decisione di attaccare durante l’ora di punta il quartiere dei negozi di Taiwan, entrando armato di coltello nel grande magazzino Eslite Spectrum Nanxi. Lì ha cominciato a sferrare fendenti a destra e a manca, mirando soprattutto al collo delle persone. Durante la fuga dalla polizia, nel tentativo di saltare dal tetto del centro commerciale a un edificio vicino, il giovane sarebbe precipitato, perdendo a vita sul colpo. La polizia ha dichiarato di aver recuperato alcune «armi letali» sia nella casa in affitto del sospettato a Taipei che nella camera d’albergo dove aveva soggiornato per tre notti vicino a Zhongshan.

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