Cristina Rossello, l’avvocata dei Berlusconi è la nuova regina (dei redditi) del Parlamento. Da Meloni a Tajani, ecco quanto guadagnano i leader

C’è un’altra sorpresa di fine anno per Antonio Angelucci, ma questa volta non riguarda il suo gruppo editoriale di cui fanno parte Libero, Il Giornale e Il Tempo. O meglio, forse solo indirettamente. L’amarotica novità per il deputato della Lega è che nel 2025 perde lo scettro di Paperone del Parlamento. I dati pressoché definitivi che emergono dalle dichiarazioni dei redditi dei parlamentari relative al 2024, infatti, non lasciano spazio a dubbi. Angelucci perde il primato su cui si era assestato negli ultimi due anni, e scivola (almeno) al quarto posto. Quest’anno l’editore/deputato ha dichiarato 1.887.575 euro, una decisa frenata rispetto allo scorso anno, quando aveva dichiarato quasi 5 milioni di entrate (4,773 milioni, per la precisione). Chi è dunque il nuovo Paperone del Parlamento? È Cristina Rossello, deputata di Forza Italia certo, ma in realtà più nota come avvocato civilista di grido. Nel 2025 ha dichiarato (sull’anno precedente) oltre 4 milioni di euro. Staccando la collega Giulia Bongiorno, seconda con 3.259.340 euro e più nettamente l’ex ministro del Tesoro Giulio Tremonti (2.176.911).
Chi è Cristina Rossello e perché i Berlusconi puntano su di lei
Con studi a Milano, Roma, Londra e Bruxelles, Rossello è amministratore giudiziario di aziende e beni confiscati, consulente di imprese e family office e docente di diritto sportivo. Ma soprattutto è stata la legale di Silvio Berlusconi nella causa di divorzio vinta contro Veronica Lario, tanto da toglierle il maxi-assegno e chiedere pure i danni. Il Cavaliere la ricompensò, appunto, assicurandole uno scranno in Parlamento. E anche dopo la morte del fondatore di Forza Italia Rossello è rimasta vicinissima alla famiglia: oggi è legale di Marina Berlusconi, siede nel Cda di Mondadori e voci di Palazzo vogliono che sia proprio lei una delle deputate su cui la figlia maggiore del Cavaliere spinge per rinnovare Forza Italia, pungolando il segretario Antonio Tajani. C’era lei seduta in prima fila la scorsa settimana alla convention romana con cui il governatore della Calabria Roberto Occhiuto ha lanciato più o meno esplicitamente il guanto di sfida alla leadership di Forza Italia, e dietro di lei molti hanno visto appunto la longa manus di Marina Berlusconi.
Da Meloni a Piantedosi, i redditi dei leader di governo
All’appello delle dichiarazioni ne mancano in realtà ancora un paio di peso, quelle del leader di Italia Viva Matteo Renzi e dell’archistar e senatore a vita Renzo Piano. Redditi pesanti per entrambi, ci si attende, ma difficilmente abbastanza da insidiare il nuovo primato di Rossello. Chi può dirsi soddisfatto è il patron della Lazio Claudio Lotito, quinto al momento con 1.190.270 euro di redditi dichiarati. E la premier Giorgia Meloni? Nel 2024 ha dichiarato poche briciole più di 180mila euro. Meno dello stesso Tajani (187.673 euro), ma pure di due ex sindacaliste di lungo corso come Anna Maria Furlan (223.246 euro) e Susanna Camusso (187.736). Tra i membri del governo svetta invece Francesco Paolo Sisto, viceministro della Giustizia sempre in quota Forza Italia, con poco più di 733mila euro. Tra i professionisti prestati alla politica si difendono più che dignitosamente infine due magistrati senior: Roberto Scarpinato e Federico Cafiero De Raho, eletti entrambi nelle file del Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte rispettivamente al Senato e alla Camera. Hanno presentato entrambi dichiarazioni con redditi sul 2024 superiori ai 300mila euro. Non gliene vorrà (forse) Carlo Nordio, l’ex collega magistrato divenuto ministro della Giustizia che nel 2024 ha dichiarato solo 259.716 euro. Sempre meglio del suo collega degli Interni Matteo Piantedosi, certo, fermo a un “misero” reddito di 96.514 euro, che lo rende il terzultimo dell’intero Parlamento. O almeno di chi sin qui ha depositato le dichiarazioni.
In copertina: Cristina Rossello, avvocata patrimonialista, al Family business forum – Arezzo, 8 maggio 2025 (ANSA/ALESSANDRO FALSETTI)
