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Manovra, le opposizioni protestano: «Voltafaccia Meloni». E La Russa: «Quando io ero capogruppo facevamo i contro-cartelli»

23 Dicembre 2025 - 17:29 Sofia Spagnoli
legge bilancio senato
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Boccia (Pd): «Giorgia Meloni è l'incoerenza fatta persona perchè con la Legge di bilancio le accise sono aumentate, le pensioni sono diminuite»

Dopo giorni di caos per arrivare all’approvazione del ddl sulla Legge di Bilancio prima delle vacanze di Natale, oggi il Senato ha votato la fiducia posta dal governo sul maxiemendamento alla manovra: i voti favorevoli sono stati 113, i contrari 70, e gli astenuti 2. Ma mentre la maggioranza festeggiava, di tutt’altro avviso è stata la reazione dell’opposizione: poco prima del voto, i senatori di Partito democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza verdi e sinistra si sono alzati dai propri banchi esponendo cartelli con la scritta «Voltafaccia Meloni» su sfondo rosso.

Alcuni senatori pentastellati, inoltre, hanno sventolato l’opuscolo «Tre anni di tasse», il libro che Giuseppe Conte aveva donato alla stessa premier Giorgia Meloni durante le sue repliche nell’Aula della Camera dei deputati ad ottobre, in occasione dei tre anni di governo.

I quattro cartelli esposti

Quattro diversi cartelli sono stati esposti in Aula. Su uno di essi si leggeva: «Promettevano l’abolizione delle accise, aumentano le tasse sul carburante. Voltafaccia Meloni». Su un altro: «Promettevano l’abolizione della Fornero, aumentano l’età pensionabile. Voltafaccia Meloni». Un altro ancora recitava: «Promettevano investimenti in sanità, tagliano le risorse. Voltafaccia Meloni». E infine: «Promettevano la diminuzione delle tasse, ma è record di pressione fiscale. Voltafaccia Meloni».

La critica di Ignazio La Russa

È arrivata subito la critica del presidente del Senato, Ignazio La Russa: «Ecco gli immancabili cartelli. Alla maggioranza dico che, quando ero capogruppo, preparavo i contro-cartelli. Ora potete abbassarli, per favore?».

Boccia: «Meloni è l’incoerenza fatta persona»

«I cartelli in Aula delle posizioni unite e non potevano che richiamare ad una protesta sacrosanta: c’è stato un voltafaccia di Giorgia Meloni rispetto alle promesse elettorali del 2022. Anche per questo ho voluto mostrare il loro programma elettorale 2022, dentro cui sono contenute tutte le promesse tradite dopo tre anni e mezzo di governo di Giorgia Meloni». A spiegare le motivazione della protesta è il presidente dei senatori del Partito democratico, Francesco Boccia.

Per il dem «Giorgia Meloni è l’incoerenza fatta persona -prosegue – perchè con la legge di Bilancio le accise sono aumentate, le pensioni sono diminuite, l’età pensionabile è aumentata, il lavoro è sempre più povero, e mentre noi insistiamo per il salario minimo lei stava provando a fare una norma per rendere legge il lavoro sottopagato. La lista è lunga di promesse non mantenute, e la più grossa è su sanità e pensioni».

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