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Eredità Agnelli, l’inchiesta sui quadri spariti: «Sono 35»

30 Dicembre 2025 - 06:11 Alessandro D’Amato
quadri agnelli spariti indagine margherita agnelli
quadri agnelli spariti indagine margherita agnelli
L'indagine a una svolta: trovate le tracce nei documenti riservati

I quadri spariti adesso sono 35. L’inchiesta sulle opere d’arte della famiglia Agnelli ha accertato che alla lista di dipinti d’autore che la procura di Roma sta cercando se ne devono aggiungere altri 22. Della collezione segreta fanno parte opere di Monet, Picasso, De Chirico. E per alcuni di questi quadri si avvierà il procedimento di confisca una volta che sarà individuato il luogo in cui si trovano. Non sono più in Italia secondo gli inquirenti. Forse hanno fatto un passaggio in Svizzera. Di certo al ministero della Cultura non ne sono arrivate comunicazioni.

La segnalazione del trasferimento

Per legge il proprietario può spostare opere d’arte ma deve segnalare il trasferimento, se hanno un particolare pregio artistico e patrimoniale. L’indagine del procuratore aggiunto Giovanni Conzo e del pm Stefano Opilio ipotizza i reati di ricettazione ed esportazione illecita di opere d’arte. Il Corriere della Sera oggi ricorda che è tata avviata nell’ambito della contesa tra Margherita Agnelli (69 anni) e i tre figli, John (49 anni), Lapo (47) e Ginevra (46) relativa all’eredità dell’avvocato Gianni Agnelli, padre di Margherita, morto il 24 gennaio del 2003. Nella lite giudiziaria è stato accertato che 13 dipinti di cui c’era traccia nell’inventario del testamento sono spariti. Di alcuni si sono trovate copie.

Le copie

Tra queste «La scala degli addii» di Giacomo Balla, il «Mistero e malinconia di una strada» di Giorgio De Chirico, «Glaçons, effet blanc» di Monet. L’avvocato Dario Trevisan, legale di Margherita Agnelli, ha messo a disposizione degli inquirenti certificati, liste private, bolle d’accompagnamento, contratti d’assicurazione dei dipinti. Da lì sono usciti fuori i 22 dipinti. Che per un periodo sono stati conservati in zone libere da vincoli doganali in Svizzera. Da lì sarebbero arrivati nelle residenze della famiglia. Adesso la procura vorrebbe provare a farle riemergere. Ma perché sono finiti all’estero? C’è l’ipotesi di volerli sottrarre all’eredità. O a motivi fiscali. Oppure per farli diventare una “riserva” in caso di tempi bui.