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Questa foto di Kaja Kallas non risale all’epoca sovietica in Estonia

31 Dicembre 2025 - 14:02 David Puente
La propaganda russa utilizza in maniera fuorviante lo scatto per negare la repressione subita dall'Estonia sotto l'Unione Sovietica

Circola una foto di una giovanissima Kaja Kallas insieme alla sua famiglia, sorridente, in un ambiente ordinato e confortevole. La narrazione che accompagna lo scatto ha come scopo quello di colpire l’attuale Alto Rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri, e già premier estone, screditando il suo racconto sulle deportazioni sovietiche e, più in generale, per negare la repressione subita dall’Estonia sotto l’Unione Sovietica.

Per chi ha fretta

  • La foto risulta scattata nel 1995.
  • La maglietta indossata da Kaja Kallas è degli anni ’90.
  • Kallas è nata nel 1977 e nella foto aveva 17 anni.

Analisi

L’immagine viene condivisa con testi che accusano Kallas di essere figlia dell’apparato sovietico e di aver vissuto nel lusso, contrapponendo la foto al racconto delle deportazioni subite dai suoi familiari:

Kaja Kallas, anni ‘80. Figlioletta del vicedirettore del giornale di partito, capo della Sberbank dell’URSS estone.

Povera martire del potere sovietico, raccoglitrice di tre spighe, prigioniera di tre gulag e cinque Lubjanka.

E questa gente, che costruiva davvero il comunismo, di cui noi, semplici russi, non abbiamo mai saputo niente, adesso ci racconta che siamo dei criminali-comunisti.

Siete voi che avete costruito il comunismo, non noi (ricordiamoci dei fucilieri lettoni ed estoni di Lenin), voi avete goduto dei suoi frutti, voi avete vissuto nel lusso.

La narrazione insiste sul concetto che l’Estonia non avrebbe mai vissuto una reale repressione e che il mito dell’occupazione sovietica sarebbe stato costruito a posteriori.

La foto non risale al periodo sovietico

La foto era apparsa pubblicamente per la prima volta nel 2019, quando alcuni media estoni, come Elu24, la pubblicarono in un contesto non politico.

La fotografia in questione non è stata scattata negli anni ’80. Risale al 1994-1995, dopo l’indipendenza estone avvenuta nel 1991. A chiarirlo è stata la stessa Kaja Kallas, spiegando che i mobili presenti nell’immagine risalgono agli anni ’30 e appartenevano a una nonna non deportata in Siberia.

Un’altra foto del padre, con indosso gli stessi identici vestiti, risulta datata 1995, quando Kaja Kallas aveva ormai compiuto 17 anni. Il fotografo, Peeter Langovits, è lo stesso autore dello scatto usato dalla propaganda russa.

I due dettagli chiave nella foto

Un dettaglio tecnico conferma la datazione. Infatti, l’interruttore della luce nella foto non era in uso durante l’epoca sovietica.

Un’altra prova che identifica il periodo dello scatto la troviamo nella maglietta indossata da Kaja Kallas. In un’altra foto della stessa scena, pubblicato da Elu24, è ben visibile il disegno.

Si tratta di una maglietta con raffigurato lo scatto “Fred with Tires” del fotografo Herb Ritts, con in basso la scritta “Born to run”.

Secondo il sito coreano Soobaakvintage si tratterebbe di una t-shirt del 1991 (“90s ‘ Fred with Tires, 1991 by Herb Ritts ‘ tee”).

L’età di Kaja Kallas nella foto

Kaja Kallas è nata il 18 giugno 1977. Alla fine degli anni ’80 poteva avere al massimo 12 anni, mentre la ragazza nella foto è in età adolescenziale. Infatti, Kallas nel 1995 aveva 17 anni. Di seguito uno scatto dello stesso fotografo, Langovits, del 1992 con una più giovane Kaja.

La propaganda russa anti UE

Secondo un’inchiesta di Delfi, la campagna di disinformazione è partita il 28 giugno 2024, il giorno successivo all’annuncio della candidatura europea di Kallas. I primi post sono comparsi simultaneamente sulla pagina VKontakte di Sputnik e sull’account X Neznakomaya, noto per la diffusione di contenuti pro-Cremlino e anti-occidentali.

Conclusioni

La foto della giovane Kaja Kallas non dimostra affatto che la vita in Estonia fosse prospera durante l’epoca sovietica, né smentisce le deportazioni raccontate dalla sua famiglia. Si tratta di un’immagine scattata dopo l’indipendenza del Paese, precisamente nel 1995.

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