Caso Diciotti-Salvini, Giarrusso spiegherà agli attivisti M5S come votare su Rousseau

In serata è atteso un video in cui il senatore spiega gli elementi fondamentali della vicenda. Il membro della giunta nei giorni scorsi ha aperto all’ipotesi di votare «no» all’autorizzazione a procedere richiesta per Matteo Salvini dal Tribunale dei Ministri di Catania

Si avvicina la data del voto online predisposto sulla piattaforma Rousseau per permettere agli iscritti del Movimento 5 Stelle di decidere le sorti del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Secondo voci di corridoio, la votazione dovrebbe svolgersi lunedì 18 febbraio, anche se ieri l’entourage dei 5 Stelle, contattato da Open, non ha confermato la data e ha sostenuto che al momento non sarebbe ancora stato deciso nulla rispetto alle tempistiche per il voto online.


Per preparare gli attivisti al voto sull’autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini, richiesta dal Tribunale dei Ministri di Catania nell’ambito dell’inchiesta sul caso Diciotti, verrà diffuso sul web e sui socialnetwork un video.


Secondo Il Fatto Quotidiano e il Corriere della Sera, sarà il senatore Mario Michele Giarrusso, membro della giunta per le immunità, a spiegare in maniera sintetica la questione e fornire agli attivisti le principali informazioni necessarie a una valutazione. Giarrusso nei giorni scorsi ha già detto che nel votare no all’autorizzazione non ci sarebbe stato nessuno scandalo né cambiamento di linea.

Insomma, la decisione che potrebbe da un lato far cadere il governo e dall’altro portare il Movimento 5 Stelle a non rispettare uno dei capisaldi dell’ideologia grillina – il no all’immunità per chiunque e per qualsiasi ragione, da sempre sbandierato nei comizi e in occasione di passate polemiche politiche di questo tipo – non sarà presa da Luigi Di Maio in persona, né tantomeno dai senatori in giunta in autonomia, ma dovrà essere “autorizzata” dagli iscritti, una strategia che sembra essere stata messa in campo per evitare una rivolta della base del Movimento.

Si legge sul Fatto Quotidiano:

Il video di presentazione del quesito, che gli iscritti dovranno visionare prima di decidere se salvare o meno il ministro dell’Interno, è “più o meno pronto” raccontano. E il protagonista è l’avvocato sicilianoMario Giarrusso, l’unico dei sette al secondo mandato, già in corsa per la presidenza dell’Antimafia andata poi aNicola Morra. Insomma, un parlamentare noto alla base, capogruppo in giunta. Propenso decisamente per il no al rinvio a processo. Come d’altronde gran parte dei sette grillini, che per giorni hanno ripetuto a Di Maio e agli altri senatori la loro convinzione: “Sul piano giuridico la richiesta va respinta”.

In queste ore alcuni parlamentari, quelli vicini all’ala più ortodossa del Movimento 5 Stelle,stanno protestando contro la votazione online sul caso Diciotti.

«Non credo che sia questa una delle cose da chiedere al Paese con una consultazione online, è una questione complessa e non ci può essere una risposta di pancia», ha dichiarato la “dissidente” Paola Nugnes.

«Per questo tipo di votazioni il nostro regolamento non prevede la consultazione online, che si fa per questioni legate ai punti del programma oppure per scegliere i candidati», ha puntualizzato la senatrice pentastellata.