M5S, Bugani accende il dibattito sul ko sardo: «O capiamo la lezione o facciamo i dilettanti»

«Io davvero non capisco questo dramma e le parole utilizzate per descrivere dei risultati facilmente prevedibili. Ecatombe, implosione, fine, morte, disastro, frana. Ma cosa vi aspettavate dalle elezioni in Sardegna?» ha scritto su Facebook il vicecapo segreteria di Luigi Di Maio

Dopo il voto in Sardegna il M5s si prepara a cambiamenti profondi. Con brutale franchezza apre il dibattito Max Bugani, una delle figure di spicco della cerchia decisionale attorno a Di Maio e Davide Casaleggio. La sua analisi non pecca certo di troppa diplomazia, e vale la pena di essere letta per intero: «Io davvero non capisco questo dramma e le parole utilizzate per descrivere dei risultati facilmente prevedibili. Ecatombe, implosione, fine, morte, disastro, frana. Ma cosa vi aspettavate dalle elezioni in Sardegna? E soprattutto che cavolo c’entra Di Maio? Chiunque abbia parlato con me in questi giorni sa che io avevo pronosticato un risultato fra l’8 e il 10%, ma non ci voleva Nostradamus. Guardate i numeri delle liste civiche alleate al cdx e al csx. Sono liste che fanno il 5, il 4,5, il 4% . Sommate portano in dote un 25% al cdx e un 20% al csx.


È il momento delle liste civiche, ora più che mai, semplicemente perché i cittadini ne hanno le tasche piene dei partiti e dell’overdose dei loro faccioni in tv. Voterebbero anche la lista “apripistacchi” o “pernacchiaconleascelle” pur di non votare i simboli più conosciuti. Il movimento da solo, col suo simbolo là in mezzo, con il candidato prescelto condannato in primo grado e costretto ad abdicare (un abbraccio a Mario e un grande in bocca al lupo per l’appello), senza poter utilizzare di conseguenza il tema dell’onestà, senza radicamento sul territorio (i migliori fuggono dai comuni per non “bruciarsi” un mandato), senza coordinamento, con nostri esponenti o attivisti di Oristano che dicono l’esatto contrario di quello che dicono nostri esponenti o attivisti a Nuoro, con 4 meetup in guerra tra di loro in ogni comune e con i giornali che sguazzano a raccontare le faide.


Ma cosa ci potevamo aspettare? E soprattutto, ripeto, che cavolo c’entra Di Maio? Luigi andrebbe semplicemente clonato per la sua dedizione e per la sua lucidità. Il M5S nato senza soldi, senza giornali e senza classe dirigente, ha già ottenuto in questi anni molto più di quanto era immaginabile ottenere. La sua Champions l’ha già vinta, con tanto di gol in rovesciata e applausi commossi. Ora a mio avviso sta a noi decidere se andare avanti o se fermarci qui, contenti per aver riportato l’etica al centro del dibattito politico, per aver fatto una seria legge spazzacorrotti, per aver cambiato l’agenda politica, per aver cambiato il modo di fate informazione e soprattutto per aver aumentato esponenzialmente l’interesse e la partecipazione dei cittadini.

Potremmo fermarci qui ed evitarci le paternali dei vari De Angelis e Damilano. Se vogliamo invece andare avanti io credo sia giunta l’ora di smettere di presentarci alle elezioni comunali e regionali con le mani legate dietro la schiena e gli occhi bendati, andando contro a corazzate armate fino ai denti e piene di soldi, con la nostra fiondina e il nostro sassolino. Con questa formula si possono vincere solo comuni e regioni in bancarotta o sciolti per mafia o reati vari. Guardiamo in faccia alla realtà! La realtà è bella anche quando è spietata.

Approfittare invece di risultati facilmente prevedibili per mettere in discussione il ruolo di Luigi è roba di basso livello, una speculazione a metà fra il mediocre e il miserrimo. Senza paura, senza ansie, senza frenesia, iniziamo a costruire il movimento che verrà, un passo alla volta, un mattoncino alla volta, un palloncino dopo l’altro. Senza guardare gli altri, senza ascoltare i talk. Tutti dicono che siamo morti, e invece potremmo iniziare a fare sul serio proprio adesso. Altrimenti…è stato bello, abbiamo dato tutto contro tutto e tutti, togliamoci la maglietta sudata senza rimpianti, facciamoci una bella doccia e che l’ultimo si volti indietro, faccia un bel sorriso e poi spenga le luci».

SLIDING DOORSIo davvero non capisco questo dramma e le parole utilizzate per descrivere dei risultati facilmente…

Posted by Massimo Bugani M5S on Tuesday, February 26, 2019