Attentato in Nuova Zelanda, 89 capi d’accusa per il terrorista delle moschee

Il 28enne australiano dovrà rispondere di 50 capi d’accusa per omicidio e altri 39 per tentato omicidio. Ora si trova in un carcere di massima sicurezza ad Auckland. Apparirà in tribunale tramite un collegamento video, con il volto pixellato

L’autore della strage nelle due moschee di Christchurch, Brenton Tarrant, dovrà rispondere di 50 capi d’accusa per omicidio e altri 39 per tentato omicidio: lo ha reso noto la polizia neozelandese. Lo scorso 15 marzo, il 28enne australiano era entrato nella moschea di al-Noor sparando sui fedeli in preghiera e uccidendo 49 persone. Tarrant dovrebbe apparire tramite un collegamento video durante una breve udienza il prossimo venerdì. La polizia ha detto in una breve dichiarazione che stava prendendo in considerazione la possibilità di presentare ulteriori accuse contro il terrorista. La prima apparizione di Tarrantè avvenuta il giorno successivo agli attacchi nel tribunale distrettuale di Christchurch. A causa della gravità delle accuse, il caso è stato passato all’Alta Corte. Tarrant è stato trasferito in un carcere di massima sicurezza ad Auckland, motivo per cui non dovrà apparire in tribunale, ma presenzierà solo in video. Il volto di Tarrant sarà pixellato, in conformità alla richiesta delle autorità e della premier neozelandese Jacinda Ardern che, oltre al sottrarsi dal pronunciare il nome del terrorista, non vuole diffondere la sua immagine.


Durante il processo i fotografi non saranno ammessi e i media saranno fortemente limitati nel diffondere notizie sull’udienza. L’intento è quello di evitare che le segnalazioni e le immagini possano contaminare le opinioni dei potenziali giurati prima che ascoltino le prove in tribunale. In precedenza Tarrant aveva licenziato il suo avvocato Richard Peters, che era stato incaricato di rappresentarlo durante la sua apparizione nel tribunale distrettuale. Peters ha riferito ai media che Tarrant ha intenzione di rappresentare sè stesso, una mossa con cui il killer delle moschee potrebbe sfruttare il processo per diffondere le sue idee sulla supremazia bianca. Intanto, la Nuova Zelanda ha deciso di mettere al bando le armi d’assalto e i fucili semi automatici. Una decisione che dovrebbe ufficialmente entrare in vigore nelle prossime settimane, su richiesta del primo ministro Jacinda Ardern che aveva detto:«Il 15 marzo la nostra storia è cambiata per sempre. Ora cambieranno anche le nostre leggi».


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