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Dopo Viterbo, Salvini: «Castrazione chimica». Di Maio: «Una presa in giro»

29 Aprile 2019 - 17:30 OPEN
Di Maio parla da Varsavia e coglie l'occasione per ricordare a Salvini che sul tema della castrazione chimica Lega e M5s la pensano diversamente

«Castrazione chimica? Così si prendono in giro le donne». Luigi Di Maio commenta il caso del presunto stupro di Viterboda Varsavia, dove èin visita per le elezioni europee. Una posizione in netto contrasto con quella del suo alleato di governo.

Matteo Salvini aveva colto, infatti, l'occasione della vicenda di cronaca per ritornare sul tema della castrazione, caro alla Lega: «Nessuna tolleranza per pedofili o stupratori: la galera non basta, ci vuole anche una cura. Chiamatela castrazione chimica o blocco androgenico, la sostanza è che chiederemo l'immediata discussione alla camera della nostra proposta di legge».

Luigi Di Maiotorna ora a ribadire che sul tema il Movimento 5 Stelle la pensa diversamente: «Per me la gente che pratica violenza ai danni delle donne e dei bambini deve stare in galera: non è che gli prepariamo un 'salvacondotto' con la castrazione chimica».

«Non è che parliamo di castrazione chimica- continua Di Maio – solo per i casi di minore gravità facendola sembrare la soluzione al problema.Bisogna leggerla questa proposta di legge: dice che la castrazione si applica solo ai casi di minore gravità, come dire che applicherebbe solo ai casi di un palpeggiamento su un autobus!Èuna cosa da ridere! Se poi si aggiunge il fatto che la castrazione sarebbe volontaria, finisce che diventa un modo per uscire di galera. La soluzione è la galera!»

Di Maio ha subito invocato il carcere per i due militanti di CasaPound arrestati con l'accusa di stupro ai danni di una 36enne. «Spero stiano in gelera il più possibile», aveva detto il vicepremier grillino. Da Varsavia torna a ribadire la sua posizione, citando la legge sul Codice rosso – approvata proprio grazie al ritiro dell'emendamento della castrazione chimica da parte della Lega.

«Noi aumenteremo le pene come abbiamo già scritto nella legge sul Codice rosso e queste pene ci consentiranno di vedere marcire in galera chi mette le mani addosso auna donna o a un bambino»,ha concluso il capo politico del M5S.

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