Salvini-day, quanti e quali striscioni c’erano ieri a Milano?

Da una parte Salvini e i leader della destra radicale europea. Dall’altra striscioni ironici e provocatori. Le due facce di Milano nella tappa finale della campagna elettorale della Lega


È iniziato tutto con un solo striscione: «Questa Lega è una vergogna», appeso a un balcone di Salerno in vista di un comizio di Salvini lo scorso 6 maggio. Poi, con la rimozione da parte della Digos, è scoppiato il caso. Un messaggio provocatorio e dissacrante, e poi un altro, e un altro ancora, fino a che lo scherzo non si è trasformato in un contest nazionale: le “balconiadi”.


Le olimpiadi dello striscione

In occasione del comizio di Matteo Salvini in chiusura della campagna elettorale della Lega per le europee, migliaia di striscioni sono apparsi sui balconi di tutta Milano dove, in piazza Duomo, sovranisti da tutta Europa si sono riuniti sul palco per ribadire il loro rifiuto di Bruxelles.

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Dalla pagina Facebook de I Sentinelli di Milano
L’idea era nata su Facebook grazie a I Sentinelli, associazione antifascista che già a marzo aveva organizzato la manifestazione “People-Prima le persone”, alla quale avevano partecipato più di 200mila persone. Tramite l’hashtag #Salvinitoglianchequesto si è esteso l’invito a partecipare alle gare degli striscioni a tutta Italia.

I balconi di Milano per il raduno sovranista

Ma è a Milano, dove Salvini ha chiuso il suo viaggio elettorale che l’olimpiade del balcone ha preso più piede. «Ridateci gli alpini, tenetevi Salvini», «Salvini? No grazie», «Extraterrestre portalo via», questi alcuni dei messaggi appesi dalle case di Milano. Per Luca Paladini, membro dell’associazione dietro all’iniziativa, alle 18 di ieri sarebbero state 3 mila le foto degli striscioni ironici arrivati a I Sentinelli.

Salvini-day, quanti e quali striscioni c'erano ieri a Milano? foto 1
Dalla pagina Facebook de I Sentinelli di Milano
Ma se da una parte Milano ha espresso il suo dissenso al comizio del ministro dell’Interno, anche attraverso la contro manifestazione organizzata da Non Una di Meno, dall’altra sono state decine di migliaia le persone che hanno partecipato al corteo della Lega partito da corso Venezia e arrivato in piazza Duomo.

«Porti chiusi», «Salvini ministro dei sindaci» e «Italexit, zitta Europa!»: questi alcuni tra gli slogan sugli striscioni dei partecipanti. Una piazza non completamente riempita anche per via della pioggia battente che ha accompagnato quasi tutto l’intervento. Sul palco si sono alternati 11 leader europei, prima del discorso finale del ministro dell’Interno.

L’uomo vestito da Zorro

Ma a fare notizia è stato ancora una volta lo scherzo e l’ironia di un uomo che, durante la parte centrale del comizio, è apparso con uno striscione, srotolato da un terrazzo della parte della galleria Vittorio Emanuele II, che si affaccia sulla piazza. «Restiamo umani», recitava il lungo lenzuolo, che è saltato subito agli occhi di tutti i presenti e ha fatto il giro dei social media.

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Ansa |L’uomo travestito da Zorro da un balcone affacciato su Piazza Duomo
Dopo poco è apparso sulla terrazza un uomo vestito da Zorro con l’intento di fare ironia anti-Salvini in riferimento alla citazione del libro intervista sul vicepremier, edito da Altaforte, in cui il leader del Carroccio racconta di aver subito in passato angherie, come quella volta in cui all’asilo gli rubarono il pupazzetto di Zorro.

«Viva Zorro», ha detto Salvini, «le cose ironiche e scherzose mi piacciono, non mi piacciono le minacce di morte».

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