#Ostuninonsilega, la protesta contro Salvini. E spunta la scritta «W il duce»

«A Salvini è stato impossibile esprimersi bene, abbiamo fischiato e cantato. Abbiamo formato il numero 49, ovvero i 49 milioni di euro che la Lega ha fatto sparire» ci ha spiegato Valeria Prete, una delle organizzatrici del gruppo “Balconi aperti”.

Dopo Lecce, il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini si è recato a Ostuni, in provincia di Brindisi, dove ha tenuto il secondo comizio della giornata. Lì un gruppo di giovani si è presentato con magliette bianche con su scritto #Ostuninonsilega. Questa scelta – spiegano gli organizzatori in una nota – è stata dettata «dall’impossibilità di manifestare ed esprimere i propri pensieri al vicepremier attraverso altre differenti modalità».


«La possibilità di appendere manifesti o striscioni è stata censurata da controlli in ogni abitazione con affaccio su piazza della Libertà e la stampa di magliette e gadget è stata disincentivata da controlli avvenuti già nei giorni precedenti nelle tipografie della città».


«Clima antidemocratico e foriero di una cultura razzista»

La protesta è stata «silenziosa e pacifica»: «Gli è stato impossibile esprimersi bene, abbiamo fischiato e cantato. Abbiamo formato il numero 49, ovvero i 49 milioni di euro che la Lega ha fatto sparire» ci ha spiegato Valeria Prete, una delle organizzatrici del gruppo “Balconi aperti”. L’obiettivo era contrastare un clima definito «palesemente antidemocratico, foriero di una cultura razzista, rivolto all’esclusione e al disprezzo dei più deboli».

“W il duce”: scritta rimossa

Infine, su un muro a Ostuni, spunta la scritta “W il duce”, prontamente rimossa da alcuni cittadini. “Ostuni non ha bisogno di duci” si legge sulla pagina di “Arcipablo Neruda”, associazione culturale della provincia di Brindisi.

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