Il Pentagono [non] ammette di indagare sugli UFO

«Una notizia bomba», ha detto l’ex funzionario della difesa inglese

[Aggiornamento del 24 maggio 2019, h. 11:44. La notizia riportata nell’articolo che segue si è rivelata, dopo un maggiore approfondimento, falsa. Ce ne scusiamo con i lettori di Open e rimandiamo alla lettura di questo articolo per maggiori approfondimenti]  


Il governo statunitense ha condotto un programma segreto chiamato Programma di Identificazione di Minacce Aerospaziali (AATIP) per «perseguire ricerche e indagini su fenomeni aerei non identificati». Lo ha ammesso il portavoce del Pentagono, Christopher Sherwood, in un’intervista al New York Post.


L’AATIP era stato rivelato al pubblico nel 2017, insieme a un video di 33 secondi che mostra un oggetto volante rincorso da due aerei militari al largo della costa di San Diego, nel 2004. Allora, il Dipartimento della Difesa americano aveva affermato di aver messo fine al programma da 22 milioni di dollari nel 2012. Sherwood ha invece affermato che il governo statunitense continua le sue investigazioni sugli avvistamenti extraterrestri.

Il portavoce ha affermato che: «Il dipartimento della Difesa continua a preoccuparsi di identificare tutti gli aeromobili nel nostro spazio di operazione, e di identificare ogni potenziale minaccia al nostro Paese». La parte più significativa di questa dichiarazione sta nell’uso del termine «fenomeni aerei non identificati» (unidentified aerial phenomena). In inglese, la sigla UAP è spesso usata come sinonimo di UFO, (unidentified flying object).

«Una notizia bomba»

Nick Pope – ex funzionario della difesa inglese e che aveva condotto indagini segrete per conto del governo del Regno Unito negli anni ’90 – ha definito le rivelazioni del Dipartimento della Difesa «una notizia bomba». Secondo l’ex funzionario della difesa, «annunci precedenti erano ambigui e hanno lasciato la porta aperta alla possibilità che l’AATIP si occupasse semplicemente del futuro dell’aviazione e delle minacce rappresentate da droni, aerei e missili».

«Questa nuova confessione fa chiarezza sul fatto che stavano effettivamente studiando quelli che il pubblico chiama UFO», ha dichiarato Pope, affermando che la dichiarazione del portavoce dimostra anche l’influenza inglese nella scelta di utilizzare il termine UFO, precedentemente appannaggio della pop culture.

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