Carcere per chi macella e mangia cani e gatti: la proposta della forzista Brambilla

Il disegno di legge prevede la reclusione da due mesi a un anno e multe fino a 50 mila euro

Potrebbe arrivare presto anche in Italia il divieto di macellare, commercializzare e consumare carni di cane e gatto. Per la parlamentare di Forza Italia Michela Vittoria Brambilla è «necessario introdurre il divieto esplicito di consumarle, assistito da opportune sanzioni penali, per riconoscere il ruolo che questi animali d’affezione hanno assunto nella nostra società e per contribuire ad affermare questo principio a livello internazionale». Ad oggi, tuttavia, non ci sono «prove del consumo di carne canina o felina in Italia se non alcuni casi sospetti e comunque sporadici o riconducibili al comportamento di squilibrati», dice Brambilla, promotrice della proposta di legge finalizzata a combattere questa pratica e a sostenere a livello internazionale la World Dog Alliance. La proposta di legge è stata presentata a Roma a pochi giorni dal festival della carne di cane di Yulin, una città della Cina, in programma dal 21 al 30 giugno, contro cui ogni anno si mobilitano le associazioni animaliste. Con la nuova norma, e l’inserimento di un nuovo articolo nel codice penale, la macellazione di cani e gatti, così come la loro consumazione, verrebbe punita con la reclusione da due mesi a un anno e con la multa da 2mila a 50mila euro. Oggi sono 30 milioni i cani uccisi e mangiati ogni anno in tutto il mondo, di cui oltre 10 milioni solo in Cina. Nel 70% dei casi si tratta di animali domestici sottratti alle famiglie. Il consumo di carne di cane – secondo il report World Dog Alliance – avviene frequentemente in Cina, Vietnam, Filippine e Corea del Sud.


Leggi anche: