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Io, immigrato, candidato con la Lega a Ferrara: «Salvini non è contro i migranti» – Il video

Raphael Elias, 52 anni, vive in Italia da più di venti. Commerciante di Ferrara ha scelto il Carroccio per combattere il degrado della città

Dopo oltre 70 anni la sinistra perde Ferrara. La città estense mette fine a un dominio che era iniziato con l’Italia repubblicana. È la Lega, con il 54% dei voti, il partito vincitore dei ballottaggi delle amministrative.

Alan Fabbri, ex cantante, da anni militante nelle file del Carroccio, con tre anni alle spalle come sindaco del paese di Bondeno, ha superato il candidato del Pd, Aldo Modonesi. E lo ha fatto anche grazie all’appoggio (esterno) di un fan e candidato molto particolare: Raphael.

Raphael, dalla Tanzania all’Italia

«Ho deciso di appoggiare la Lega perché essendo un commerciante avevo bisogno di qualcuno che ascoltasse i miei problemi», racconta a Open Raphael Elias fuori dal suo negozio, proprio davanti alla stazione di Ferrara, uno dei centri nevralgici della campagna elettorale leghista. Il suo One Nation bar è nato nel 2012 dopo che Raphael aveva perso il lavoro a causa – dice – della riforma Fornero.

«I soldi del licenziamento ho deciso di investirli acquisendo un’attività». Raphael non solo ha votato Lega ma anche fatto parte della lista Ferrara Civica in appoggio a quella del Carroccio. È arrivato in Italia nel 1998: «Mi sono innamorato di una ragazza italiana e abbiamo deciso di fare sul serio. Ci siamo sposati, vivo a Ferrara dal 2004».

«Una città che vuole cambiare»

Piazzale delle Castellina si trova di fronte alla stazione ed è una di quelle aree urbane dove la Lega ha concentrato maggiormente i suoi sforzi elettorali. Degrado e spaccio hanno attirato l’attenzione anche di Raphael che proprio per questo ha deciso di appoggiare la campagna del candidato leghista Alan Fabbri.

«Il programma della Lega è lo sviluppo, la sicurezza e la buona convivenza. Sono un uomo che ascolta, vedo in quale situazione viviamo e credo che la Lega sia stata capace di ascoltare i problemi dei cittadini».

Una Lega pro-migranti

«La Lega non è contro i migranti, ma contro i delinquenti». A Raphael, arrivato dalla Tanzania, non pesano i discorsi anti-immigrazione del Carroccio: «Il loro programma è in linea con quello che voglio per questo quartiere: più vivacità economica, più attività per i giovani che hanno perso il lavoro, che cercano di ripartire».

«Con la Lega si può arrivare lontano», dice Raphael, «la città ha bisogno di persone oneste, che lavorano, persone che sanno convivere con gli altri. Ci sono tante famiglie esemplari di immigrati, sono un modello», sottolinea Raphael.

«I delinquenti sono da individuare ma una volta individuati vanno contenuti e questo è un compito dell’amministrazione. Gli stranieri onesti contribuiscono all’economia ed è giusto che il loro contributo venga riconosciuto».

Raphael dichiara di non aver mai apprezzato le proposte dall’amministrazione di centrosinistra da cui non sono mai arrivate soluzioni per la riqualifica del quartiere.

«Sono il primo cittadino straniero a essere entrato nelle file della Lega a Ferrara», chiarisce Raphael. «Così facendo altri stranieri che credono nella legalità mi seguiranno e la Lega darà loro il benvenuto. Sono entrato perché ho ascoltato e ho capito: la Lega vuole fare del bene».

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