Amministrative in Sardegna, Cagliari e Alghero al centrodestra, Sassari al ballottaggio: tonfo del M5s, i dati definitivi

Mentre Sassari andrà al ballottaggio il prossimo 30 giugno, Alghero e Cagliari hanno eletto i loro sindaci: Mario Conoci e Paolo Truzzu. Ma a Cagliari la candidata di centrosinistra chiede il riconteggio

In Sardegna festeggiano i candidati a sindaco di centrodestra, che conquistano i comuni di Cagliari e Alghero, mentre a Sassari lo spoglio si è concluso con un sostanziale pareggio. A spoglio ormai concluso, il verdetto più amaro riguarda il M5s, che tra i 28 comuni sardi chiamati al voto raccoglie percentuali nettamente inferiori a quelle registrate alle ultime Europee.


La Sardegna ha votato. Ad Alghero vince il centrodestra. Anche Cagliari va al centrodestra: Paolo Truzzu (Fdl) è il nuovo primo cittadino con il 50,19% dei voti, ma la candidata di centrosinistra annuncia di voler chiedere il riconteggio delle schede: «Ci sono ottanta voti per il ballottaggio».


I risultati

A Cagliari Paolo Truzzu (FdI) vince le elezioni e diventa così primo cittadino con il 50,5% dei voti. Seconda l’assessora uscente all’Urbanistica Francesca Ghirra (Centrosinistra) che ha ottenuto il 47,47%. Il terzo candidato, Angelo Cremone (lista Verdes), ha ottenuto il 2,10%. Assente il M5S.

Ghirra però non si dichiara sconfitta e dice di essere decisa a chiedere il riconteggio delle schede. «Ci sono ottanta voti per il ballottaggio. Serve prudenza per valutare cosa succederà nei prossimi giorni: ci sono milletrecento schede nulle e oltre venti contestate», ha detto la candidata di centrosinistra.

Intanto Giorgia Meloni si è congratulata su Twitter con il neosindaco di Cagliari e ha festeggiato il risultato di Fratelli d’Italia. «Grazie di cuore a tutti i sardi per la loro fiducia. Non la tradiremo!», scrive Meloni sui social.

Centrodestra vince ad Alghero dove Mario Conoci è stato eletto primo cittadino con il 53% dei voti, secondo Mario Bruno (Centrosinistra). Mentre Roberto Ferrara del M5S si è fermato al 15%.

A Sassari invece si va al ballottaggio con il centrosinistra avanti al primo turno. Qui Mariano Brianda è al 33,8%, mentre Gian Vittorio Campus, sostenuto da liste civiche, è al 31%. Mariolino Andria (centrodestra) è al 16,2%, rimanendo così fuori dal ballottaggio che si terrà il prossimo 30 giugno. Fuori anche Maurilio Murru del M5s con il 14% delle preferenze.

Illorai ha eletto il leghista Tittino Sebastiano Cau che diventa così il primo sindaco della Lega della storia dell’isola.

Il voto in Sardegna

Per la sfida elettorale dei 28 Comuni sardi chiamati al voto ieri, 16 giugno, nelle ultime settimane erano arrivati numerosi leader nazionali: l’ultimo, in ordine di tempo, era stato Luigi Di Maio che a Sassari e ad Alghero aveva attaccato la giunta regionale di centrodestra (guidata dal leghista Solinas) per la legge che reintroduce i vitalizi.

Per la Lega il voto è invece un nuovo test dopo il successo delle Europee, mentre il Pd spera di mantenere il governo delle città già governate dal centrosinistra (Cagliari, Sassari, Alghero). Alle ultime Regionali, il Carroccio pur crescendo era arrivato secondo, subito dopo il Partito democratico che aveva tenuto nonostante il calo dei consensi.

Il rischio astensionismo era alto e in più bisogna considerare che i cagliaritani nel 2019 sono andati alle urne ben quattro volte. Sono quasi 400mila gli elettori sardi che questa volta sono stati chiamati a votare: tra loro anche gli abitanti di cinque città con popolazione superiore a 15mila (Cagliari, Sassari e Alghero, Monserrato e Sinnai): gli eventuali ballottaggi saranno il 30 giugno.

L’affluenza

Alla chiusura dei seggi, alle 23 del 16 giugno, l’affluenza nei 28 comuni chiamati al voto in Sardegna è stata in media del 55%, rispetto al 63,1% della precedente tornata elettorale per le amministrative. Secondo i dati del ministero dell’Interno, a Cagliari la percentuale dei votanti ha raggiungo il 51,7%, a Sassari il 54,7% e ad Alghero il 58,6%.

Cagliari

Il capoluogo isolano va al voto con due anni di anticipo per le dimissioni del sindaco di sinistra Massimo Zedda, che ha optato per il Consiglio regionale dove siede all’opposizione dopo aver perso la sfida per la guida della Regione contro Christian Solinas (centrodestra).

La sfida è a tre, tra centrosinistra (Francesca Ghirra), centrodestra (Paolo Truzzo, FdI) e una lista civica ambientalista (Angelo Cremone). Assente il Movimento 5 Stelle: il candidato è stato silurato da Roma dopo le polemiche su alcune frasi antiabortiste. Sarà dunque importante capire come si comporteranno gli elettori M5s.

Sassari

Sette candidati per la poltrona da sindaco nella città guidata da 14 anni dal centrosinistra. Il sindaco uscente Nicola Sanna del Partito democratico si è dimesso dopo i risultati delle Regionali: non era stato eletto come consigliere regionale. Dimissioni poi ritirate su invito del segretario Pd Nicola Zingaretti.

Alghero

Tre candidati sindaco: Mario Bruno (centrosinistra), Mario Conoci (centrodestra) e Roberto Ferrara (M5S). Proprio il sindaco uscente Mario Bruno aveva avuto dei problemi in maggioranza pochi mesi fa e non aveva escluso le dimissioni.

Nessuna lista ad Austis

Niente elezioni invece ad Austis, in provincia di Nuoro: qui per la quinta volta consecutiva non è stata presentata alcuna lista.

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