Dal Mit: «Stop alla concessione per Autostrade». Toninelli: «La Lega non faccia l’avvocato dei Benetton»

Il crollo – recita un passaggio della relazione – lascia presupporre gravi lacune del sistema di manutenzione

Dai ministri del M5s prosegue la battaglia per revocare le concessioni autostradali ad Autostrade per l’Italia, quindi ai Benetton attraverso il gruppo Atlantia. Una posizione rafforzata dalla relazione della commissione ministeriale, che ieri 30 giugno ha confermato l’opportunità della revoca: «Il crollo del ponte Morandi – riportano i tecnici – ha comportato la mancata restituzione di un bene la cui custodia la concessione aveva affidato ad Autostrade per l’Italia, che era tenuta a restituirlo integro. Si configura un grave inadempimento che consente la revoca unilaterale della concessione».


«Il crollo – recita un passaggio dell’abstract della relazione – lascia presupporre gravi lacune del sistema di manutenzione che si possono ritenere sussistenti su tutta la rete autostradale (molti ponti hanno stesso livello di rischio di quello di Genova) e che pertanto giustificano che lo Stato abbia perso fiducia dello stato nell’operato di Aspi (da tenere conto che Autostrade per l’Italia ha già iniziato un forte intervento di manutenzione straordinaria dopo il crollo)».


Secondo la commissione sono inoltre nulle (o comunque non applicabili al caso) alcune clausole della convenzione che prevedono risarcimenti per risoluzione anticipata, anche se comunque Aspi lo chiederà in sede contenziosa e non si può escludere che li ottenga.

Fonti del M5S danno un’interpretazione del passaggio sulla risoluzione anticipata e il risarcimento: «L’articolo 9 bis della convenzione prevede che il diritto a indennizzo/risarcimento del concessionario sussiste “nel rispetto del principio dell’affidamento”. A quanto leggiamo dalla stampa la relazione del Mit ha evidenziato invece gravi inadempienze da parte di Aspi. Ciò significa che lo Stato nel caso di revoca non dovrà pagare ad Aspi i soldi per i mancati guadagni, come qualcuno ha provato a dire in questi giorni”.

«Noi ci stiamo muovendo nel rispetto del contratto di concessione e nel solco dei contratti in essere – continuano i 5 Stelle – Perché chi investe in Italia deve sapere che è il benvenuto, che supportiamo il business, ma nel massimo rispetto degli interessi nazionali».

Arriva a stretto giro il commento del vicepremier Luigi Di Maio con un post su Facebook: «A quanto stiamo apprendendo sarebbero emerse gravi inadempienze da parte di Autostrade (e dunque i Benetton) – scrive Di Maio – Noi ci stiamo muovendo nel rispetto del contratto di concessione e nel solco dei contratti in essere. Andiamo avanti, come un treno! Un abbraccio alle famiglie delle vittime del Ponte Morandi. Lo Stato, questo Stato, è con voi».

A quanto stiamo apprendendo sarebbero emerse gravi inadempienze da parte di Autostrade (e dunque i Benetton) per quanto…

Posted by Luigi Di Maio on Sunday, June 30, 2019

Nello scontro interno al governo sul ritiro della concessione ad Autostrade per l’Italia si è inserito anche il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, che ha invitato la Lega a: «Non fare l’avvocato di Atlantia, ma l’interesse dello Stato».

«Siccome i Benetton hanno tantissimi avvocati – ha aggiunto Toninelli, a margine dell’inaugurazione di un ponte nel Lecchese – spero che la Lega non si aggiunga a lista infinita di avvocati strapagati dal concessionario Aspi e quindi dai Benetton ma tuteli l’interesse pubblico che è stato evidentemente leso da un’assenza di gestione che ha provocato 43 morti».

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