Don Pietro, il parroco contro i rapper: «Stronzi e cretini, li picchio»

«Più facile vendere dischi parlando di droga, denaro, carriera, sesso e ribellione»

Lo chiamano il parroco anti-rapper. Lui è don Pietro Cesena, 60 anni, alla guida della parrocchia dei Santi Angeli Custodi di Borgotrebbia, frazione di Piacenza che, durante l’ultima messa domenicale, ha sparato a zero sui rapper che, a suo dire, influenzerebbero negativamente gli adolescenti, soprattutto i «12enni che si affacciano alla vita, che hanno tutti gli ormoni in circolo».


Da «questi cretini e stronzi» i giovani di oggi «ascoltano che ciò che vale è solo la carriera, i soldi, il sesso e la droga» ha spiegato don Pietro al quotidiano Il Giorno. Poi i toni si fanno ancora più duri: «Se ne incontro uno lo picchio, poi mi picchia lui ma io mi ci butto dentro».


Le ragioni alla base della critica

Secondo Don Pietro, i rapper – che lui definisce «pseudo artisti» – avrebbero «un’influenza negativa» sui ragazzi: «Più facile vendere dischi parlando di droga, denaro, carriera, sesso e ribellione».

Un parroco che, non volendo passare per bigotto, si è detto aperto al rock ma non a una «violenza inaudita di parole», come spiega a Telelibertà Piacenza, tv che ha pubblicato uno stralcio audio di quelle parole pronunciate durante l’omelia di domenica.

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