Il Papa: «I migranti vanno aiutati e nessuno può esimersi». E a messa si prega per le ong

Il Pontefice ha celebrato a San Pietro la messa in occasione dei sei anni della sua visita a Lampedusa

In una basilica di San Pietro a Roma chiusa ai fedeli e aperta solo ai migranti, rifugiati e ai volontari che si occupano di accoglienza, Papa Francesco ha celebrato la messa in occasione dei sei anni dalla sua visita a Lampedusa. Durante l’omelia, il Papa ha espresso vicinanza alle Ong e amore ai migranti, invitando più volte a seguire le parole del Vangelo e a non lasciare indietro gli ultimi. «I migranti sono prima di tutto persone, non questioni sociali o migratorie», ha detto Francesco nell’omelia.


«Per Dio nessuno è straniero o escluso», ha detto il Papa nella preghiera che ha introdotto la messa. «Dio guarda tutti con amore: i profughi, gli esuli, le vittime della segregazione, e i bambini abbandonati e indifesi, perché sia dato a tutti il calore di una casa e di una patria, e a noi un cuore sensibile e generoso verso i poveri e gli oppressi», ha pregato il Pontefice. Il Papa ha ricordato che è Dio, nella Bibbia, a chiederci di amare gli ultimi riferendosi al verso tratto dal Vangelo di Matteo.


Papa Francesco: «I migranti sono persone»

«I migranti sono persone, non una questione sociale o migratoria! I migranti sono prima di tutto persone umane e oggi sono il simbolo di tutti gli scartati della società globalizzata», ha detto poi il Pontefice durante l’omelia. E ha ribadito la necessità di aiutare gli ultimi: «I più deboli e vulnerabili devono essere aiutati e si tratta di una grande responsabilità, dalla quale nessuno si può esimere», ha detto il Papa riprendendo l’immagine biblica della scala di Giacobbe tra Cielo e Terra.

Poi si è rivolto direttamente ai migranti: «So che molti di voi arrivati solo qualche mese fa stanno già aiutando i fratelli e le sorelle che sono giunti in tempi più recenti. Voglio ringraziarvi per questo bellissimo segno di umanità, gratitudine e solidarietà». E ha ascoltato la preghiera per i soccorritori nel Mediterraneo, recitata da uno dei fedeli nel corso della messa: «Signore Gesù, benedici i soccorritori nel Mar Mediterraneo, e fa crescere in ciascuno di noi il coraggio della verità e il rispetto per ogni vita umana».

Il governo è diviso sull’immigrazione

Parole di accoglienza e amore che arrivano in un momento particolare per il nostro Paese in cui il governo è diviso proprio sulla questione immigrazione con il vicepremier Matteo Salvini che da un lato continua ad accusare le Ong di fare il gioco dei trafficanti e il Movimento 5 Stelle che definisce Carola Rackete, la capitana della Sea Watch 3, «una “showgirl” che viola le nostre leggi rischiando di uccidere anche i nostri militari». Mentre i migranti continuano a sbarcare sulle coste di Lampedusa.

Già questa mattina, 8 luglio, sulle pagine di la Repubblica, era arrivata la presa di posizione di Padre Sorge che ha definito «disumano» il decreto di sicurezza bis, arrivando a paragonarlo alle leggi razziali e ha ricordato che «i cattolici stanno con chi salva le vite». Mentre ieri, domenica 7 luglio, durante l’Angelus papa Francesco ha invocato «corridoi umanitari per i migranti più bisognosi».

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