Giovane, generoso e sposato da un mese: chi era Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso a Roma

Originario di Somma Vesuviana, un comune nel napoletano, l’agente era convolato a nozze con Rosa Maria pochi giorni fa

Mario Cerciello Rega aveva 35 anni, era sposato da 43 giorni, 13 ne erano passati dal suo ultimo compleanno. Sono i numeri ricordati dall’Arma che ha reso omaggio al carabiniere ucciso nella notte a Roma da 7 coltellate, mentre era in servizio: «Nella sua nuda essenza anche la tragedia più grande è fatta di numeri». I due presunti assassini questa mattina erano stati descritti, in una nota diffusa dai carabinieri, come due nordafricani. I due, dopo essere stati rintracciati in un albergo romano, sono stati ascoltati in caserma, si tratterebbe in realtà di un italiano e di un albanese.


Cerciello era originario di Somma Vesuviana, un comune del napoletano. Si era da poco sposato con Rosa Maria. Tifoso del Napoli, come emerge dalla sua pagina Facebook, aveva frequentato l’istituto tecnico commerciale e per geometri Manlio Rossi Doria ad Avellino. «Questa notte un nostro concittadino, un amico, un bravo ragazzo e un degno servitore dello Stato, il vicebrigadiere dei carabinieri Mario Rega Cerciello, 35 anni è stato ucciso a Roma mentre tentava di fermare due rapinatori che avevano derubato una donna», ha scritto sulla sua pagina Facebook il sindaco di Somma Vesuviana, Salvatore Di Sarno, ricordando il carabiniere scomparso.

Questa notte un nostro concittadino, un amico, un bravo ragazzo e un degno servitore dello Stato, il vicebrigadiere dei…

Posted by Salvatore Di Sarno Sindaco di Somma Vesuviana on Friday, July 26, 2019

Le parole del comandante

Il comandante della stazione dei carabinieri di Piazza Farnese, a Roma, ha ricordato Mario Rega con parole di grande affetto: «Era un vicebrigadiere che ha sempre lavorato con grande impegno e amore. Quattro anni fa aveva ricevuto un encomio per aver accompagnato all’ospedale Bambino Gesù una donna sola e la sua bambina. Faceva pellegrinaggi a Lourdes, a Loreto come barelliere, ogni martedì andava alla stazione Termini per aiutare gli ultimi ai quali dava i suoi vestiti, portava un pasto».

La dinamica

Sono state quelle sette o otto coltellate a mettere fine all’esistenza del carabiniere che la scorsa notte era intervenuto insieme al collega in via Pietro Cossa, per un presunto “cavallo di ritorno” di una borsetta rubata. Dopo aver bloccato i due malviventi, Cerciello è stato colpito con un coltello. Dopo una corsa inutile in ospedale è morto alle 4 del mattino.

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