Libri, i giovani non leggono più? Cosa dicono i dati Istat

Gli ultimi dati Istat disponibili restituiscono una fotografia piuttosto confortante

Davvero i ragazzi non leggono? Se guardiano ai risultati dei test invalsi sembrerebbe di sì, visto che è emerso che il 35% degli studenti di terza media non comprende un testo in italiano. Ma gli ultimi dati Istat disponibili ci restituiscono un’altra fotografia.


Anche se non si possono mettere direttamente in correlazione, dati Istat e dati Invalsi, in quanto le rilevazioni riguardano due anni differenti (2017 per Istat, 2019 per Invalsi), i risultati dell’Istituto di statistica aiutano comunque a capire l’atteggiamento dei giovani verso la lettura e restituiscono sicuramente un quadro più confortante di quello emerso di recente.


I dati, infatti, descrivono i ragazzi come «lettori accaniti»: i giovani tra gli 11 e i 14 anni sono tra le fasce della popolazione che leggono di più. Il 12,7% di loro è un “lettore forte”: legge almeno un libro al mese. “Lettori forti” ci sono anche nella fascia che va dai 55 ai 64 anni (16,5%) e tra gli over 65 (17,4%).

Ma non è tutto, i dati confermano come l’abitudine alla lettura si acquisisca in famiglia. L’80% dei lettori tra gli 11 e i 14 anni ha madre e padre lettori. Per quanto riguarda invece il confronto tra generi. Nella fascia tra gli 11 e i 14 anni chi legge di più sono le ragazze (65,1%), così come anche nella fascia tra 15-17 (69%) e nella fascia 18-19 (63%).

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