I vertici del M5S scaricano (definitivamente) Salvini: «Interlocutore inaffidabile»

di OPEN

Beppe Grillo ha riunito i big del Movimento (Di Maio, Di Battista, Casaleggio) in un vertice nella sua villa a Marina di Bibbona (Livorno)

Un menu a base di crisi di governo, la portata principale: le strategie per uscirne. Beppe Grillo sembra tornato a tutti gli effetti a dettare la linea del Movimento contro i “barbari” e ora, alla vigilia di un settimana decisiva, ha riunito lo stato maggiore del M5s nella sua villa a Marina di Bibbona (Livorno). A pochi chilometri da Matteo Salvini, in tour proprio a Massa e in Versilia.


Tra i big a raggiungere il fondatore del Movimento, Davide Casaleggio, Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista, il presidente della Camera Roberto Fico. Hanno partecipato all’incontro anche i capigruppo M5s di Camera e Senato, Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli, e la vicepresidente di Palazzo Madama, Paola Taverna.


Un summit, come riportato da Il Tirreno, che ha diffuso la notizia, che è servito probabilmente a definire le prossime mosse dei grillini in vista del discorso di Conte al Senato, martedì 20 agosto. «Salvini non è più credibile», dice il M5S nella nota diffusa a termine dell’incontro con cui i grillini sembrano scaricare definitivamente l’ex alleato.

Il M5S scarica Salvini con una nota

«Prima la sua mossa di staccare la spina al Governo del cambiamento l’8 agosto tra un mojito e un tuffo, poi questa vergognosa retromarcia in cui tenta di dettare condizioni senza alcuna credibilità, fanno di lui un interlocutore inaffidabile, dispiace per il gruppo parlamentare della Lega con cui è stato fatto un buon lavoro in questi 14 mesi. Il Movimento sarà in Aula aula al Senato al fianco di Giuseppe Conte il 20 agosto».

Con questa nota il Movimento 5 Stelle sembra chiudere per sempre la porta all’ex alleato. Una decisione in linea con la volontà di Beppe Grillo che nelle ultime 48 ore si sarebbe sentito più volte con Di Maio raccomandandogli di non cadere (di nuovo) nella «trappola di Salvini».

«Qui le cose sono molto chiare», scrive Di Maio in serata in un post su Facebook. «Chi sapete voi (non voglio nemmeno nominarlo) ha sfiduciato il governo chiedendo di tornare al voto in pieno agosto, pugnalando alle spalle non solo il MoVimento 5 Stelle ma il Paese». Salvini, scrive l’ex alleato senza nominarlo, «è tornato da Berlusconi e anche Berlusconi gli ha dato picche, perché nemmeno lui si fida più della sua parola. Quando ha capito di aver fatto un disastro è tornato sui suoi passi, iniziando ad offendere il sottoscritto e il MoVimento 5 Stelle e inventandosi la storia dell’accordo col Pd».

«Voi una persona che si comporta così come la definireste? Credereste ancora alla sua parola? La verità è che un governo c’era, era forte e quel qualcuno l’ha buttato giù per rincorrere i sondaggi», dice Di Maio. «Noi non rispondiamo alle offese. Il 20 saremo al fianco del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il MoVimento 5 Stelle non tradisce mai la parola data agli italiani!»

Oggi ci siamo incontrati insieme a Beppe, Davide, Roberto, Alessandro, Paola e i capigruppo. Siamo forti e compatti e…

Posted by Luigi Di Maio on Sunday, August 18, 2019

Verso un’alleanza con il Pd?

Il fondatore del Movimento, dopo aver bocciato nel suo post l’idea di elezioni anticipate, sembra essere sempre più aperto invece a un’alleanza con il Pd. Idea che non disprezza nemmeno Casaleggio. L’unico veto sta nel nome di Matteo Renzi. Sì, dunque, a un’alleanza con i dem di Nicola Zingaretti. Nel frattempo anche nel Pd cadono i critici all’alleanza e la possibilità di un governo giallorosso diventa sempre più plausibile.

La reazione della Lega

Combatteremo anche senza poltrone, commenta Matteo Salvini da Marina di Pietrasanta. «Si sono ritrovati nella villa di Grillo a stabilire che Salvini non è affidabile. Quelli che sono pronti ad andare al governo con Grillo e con Renzi domani mattina… E poi sono io quello inaffidabile!», chiosa il ministro.

«Riforma dell’Europa e delle banche a braccetto con Renzi, Boschi e Prodi? Sarebbe tradimento per salvare le poltrone», commentano in una nota Claudio Borghi e Alberto Bagnai dalla Lega. «Se i grillini preferiscono Renzi alla Lega lo dicano chiaro, gli Italiani sapranno chi scegliere», aggiungono pochi minuti dopo i capigruppo del Carroccio Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari.

«Ormai in casa Lega sono arrivati a scrivere i comunicati della disperazione», ribattono – sempre in una nota – i capigruppo M5S Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli. «Dopo aver aperto una crisi di governo in pieno agosto, portando il Paese sul baratro, hanno anche il coraggio di parlare e arrivano ad inventarsi la fake news su Renzi, perché non sanno più dove sbattere la testa». I capigruppo della Lega «invece di attaccare il movimento se la prendano con quell’irresponsabile di Salvini. È chiaro a tutti, anche a molti leghisti, che la colpa di questa inverosimile situazione sia solo la sua. Adesso che hanno fatto la frittata, che hanno tradito, non vengano a piangere da noi».

Foto copertina: Michele Falorni | Il Tirreno

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