Salvini, Conte e Di Maio: i segnali sulla reputazione social che avevano già annunciato il ribaltone – Lo studio

Senza il clamore dei suoi due vice, è da marzo che Giuseppe Conte ha raggiunto e superato il leader leghista in quanto a sentiment positivo sui social network

E se la popolarità di Giuseppe Conte provenisse da lontano e non fosse una diretta conseguenza della filippica riservata al suo vice, Matteo Salvini, lo scorso 20 agosto? E se la reputazione social di Luigi Di Maio, dopo il tentativo di formare un governo M5s-Pd, fosse definitivamente compromessa a prescindere dall’esito delle trattative con il nemico storico, il partito di Bibbiano, delle banche e delle cooperative?


Le giravolte, nella politica italiana, sembrano ormai la prassi. E anche il consenso è ballerino: il leader della Lega, con un seguito di inossidabile fede e una macchina, “la bestia“, in grado di fare proseliti tra persone di ogni genere ed età, adesso sta vedendo scemare il numero di sostenitori lungo lo stivale. Tra “sorpassi reputazionali” e avvenimenti chiave del governo gialloverde, ecco come si è evoluto l’apprezzamento degli italiani su Conte, Di Maio e Salvini.


Un anno di analisi su commenti, like e follower

L’Osservatorio permanente sulla reputazione digitale dei Ministri di Reputation Science, società italiana che si occupa della gestione della reputazione sul web, nell’ultimo anno ha monitorato la percezione online degli utenti nei confronti dei membri del governo. Ha fornito, in anteprima per Open, i dati sul gradimento di presidente del Consiglio e dei suoi due vice del passato governo. La prima notizia è che il gradimento riconosciuto negli ultimi giorni a Conte non è in realtà una sorpresa: già da marzo 2019 “l’avvocato degli italiani” aveva compiuto un sorpasso reputazionale su Salvini.

Le tre fasi di Conte

«La dinamica della reputazione di Conte è complessa – spiega Andrea Barchiesi, ad di Reputation Science – possiamo identificare tre fasi attraverso le quali è mutata la percezione del premier appena riconfermato da Mattarella. Una prima fase con uno strano dualismo: quando era insieme ai due vicepremier perdeva punti, dai commenti degli utenti ci si accorgeva che era visto come un supporto dei due. Al contrario i consensi aumentavano quando si muoveva da solo, ad esempio in contesti internazionali. Nella fase due, quella in cui ha preso le fila delle questioni, è stato percepito come mediatore e la sua immagine si è sostanziata in volumi e gradimento. Nella terza fase, culminata nella crisi di governo, si modifica ulteriormente e viene connotato con frequenza sempre maggiore come figura solitaria e vero leader».

Luglio 2018

Matteo Salvini, la star del web

Il vicepremier e ministro degli Interni è il più commentato online. La sua popolarità si costruisce soprattutto sui social network, dove la percentuale di commenti positivi sale addirittura all’83% (il doppio rispetto alle testate giornalistiche, dove è apprezzato nel 43% dei commenti). La pagina Facebook di Salvini è seguita da ben 2.927.657 persone. Solo tra fine maggio e inizio luglio ha ricevuto, sul suo profilo Facebook, ben 439.397 post e commenti da parte dei suoi fan, un numero 4 volte superiore rispetto ai commenti pubblicati nello stesso periodo sulla fan page di Luigi Di Maio (97.998) e addirittura 40 volte più alto rispetto ai commenti pubblicati dai fan sul profilo di Giuseppe Conte (10.923).

I suoi seguaci online formano un vero e proprio esercito di fan, lo apostrofano con l’appellativo di “capitano” e commentano sotto ai suoi post: «Hai coinvolto i nostri cuori, infuocato le nostre anime e ci hai restituito patriottismo, unione e voglia di credere ancora!!! Se non è una grandissima vittoria già questa…» o «Evviva Salvini forse gli italiani cominciano ad avere un po’ di voglia di vivere che l’avevamo persa in questo governo di ladri». Solo l’8% sembra non approvare la sua condotta politica e lo critica soprattutto per la recente opposizione all’approdo nei porti italiani della nave Sea-Watch. Il 27,5% dei commenti è neutro.

Conte, il professore che piace agli internauti

Il Presidente del Consiglio è decisamente molto apprezzato dagli utenti del web, raccoglie infatti un 48,8% di commenti positivi, nonostante lo scandalo del curriculum che lo aveva visto coinvolto subito prima della sua elezione. Un cospicuo numero di utenti apprezza la sua eleganza, la sua bellezza e la sua, a detta di molti, impeccabile pronuncia inglese. Ma ciò che è particolarmente apprezzato dagli utenti del web è il fatto che condivide online i momenti istituzionali che lo vedono protagonista.

Molti sono i commenti come: «Mai visto un Presidente che si prendesse la briga di informare noi cittadini di quello che succede, in tempo reale, in ambito nazionale ed internazionale. Grazie di cuore e avanti tutta!» o «Presidente grazie di cuore per aver trovato il tempo e le parole di spiegare al suo Paese cosa sta succedendo». Il 14,6% di negatività è dovuto in particolar modo alla linea di Conte, sull’immigrazione, contraria a quella di Salvini: «Non si tratta di una vittoria ma un’enorme sconfitta per l’Italia di fronte l’umanità. Fare la voce grossa quando di mezzo ci sono donne incinte e bambini è da vili». Il 36,6% dei commenti si attesta invece sul neutro.

Luigi Di Maio, un amico di Facebook su cui contare

Il leader dei 5 Stelle è indietro rispetto al capo del governo e al segretario leghista. Anche se la percezione generale è positiva (39%), va evidenziato che la percentuale di commenti negativi si attesta al 21,7%. Il 39,3% dei commenti è invece neutro. Il ministro del Lavoro, soprattutto su Facebook, appare è molto cercato dagli utenti, i quali si rivolgono a lui come se fosse un amico. Gli inviano richieste di aiuto, consigli lavorativi, gli augurano una buona giornata, suggerendo le prossime mosse o mettendolo in guardia dagli avversari politici.

Messaggi di tutti i tipi quindi. Da chi scrive «Per piacere fate qualcosa per le blatte non ne possiamo più dobbiamo stare con finestre e balconi chiusi e anche quando si cammina per strada cadono addosso grazie», a chi, «Buon pomeriggio serve lavoro che non lo trovo». Il leader del Movimento viene invece criticato per non aver rispettato tutte le promesse fatte durante la campagna politica. Infatti, commenti come: «Caro Di Maio, non parli più né di reddito di cittadinanza né di aumento alle pensioni più basse! Come mai? Nessun aiuto per i poveri italiani! Solo promesse disperse nel vento da te e Salvini!», sono frequenti soprattutto sulla pagina Facebook di Di Maio.

Agosto-dicembre 2018

#TuttiConSalvini

La reputazione social di Matteo Salvini cresce vertiginosamente. Il 90% dei suoi seguaci è acritico, anzi, lo difende a prescindere dal contesto e del merito della questione. Solo 1 fan su 10 analizza con criticità il suo operato. A novembre crescono le critiche in seguito ai dissidi tra Salvini e Di Maio sui termovalorizzatori in Campania e dopo la sua visita a San Lorenzo, Roma, nel quartiere dove fu stuprata e uccisa la sedicenne Desirée Mariottini. A dicembre, l’ascesa reputazionale del leader della Lega subisce un brusco arresto: il sentiment negativo (41,9%) nei suoi confronti ha praticamente eguagliato quello positivo (40,5%).

Conte, meglio solo che accompagnato. E l’estero è una benedizione

Il 42,9% dei commenti è positivo: prevalgono nettamente su quelli negativi (15,5%). Gli utenti apprezzano il presidente del Consiglio negli incontri con i capi di Stato esteri, nell’ultimo periodo in particolare per il successo internazionale ottenuto dal Premier durante il summit di Palermo sulla Libia e l’incontro con il generale libico Khalifa Haftar. Le critiche sono maggiori su Twitter, soprattutto per il Decreto Genova e la gestione della situazione dopo il crollo del Ponte Morandi. La punta del sentiment positivo (46,1%) la raggiunge dopo l’incontro con Papa Francesco, la cena diplomatica con Junker in cui gli disse: «Non litighiamo, we are friends».

Di Maio, dalla copiatura di Wikipedia allo scandalo del padre

Della squadra di governo, il leader del Movimento è penultimo, restando poco al di sopra del ministro Barbara Lezzi. Ben il 77,2% dei commenti è negativo, solo il 17,7% positivo. Numerose sono le critiche e l’ironia online su Di Maio: dal giallo sul tesserino di pubblicista, al post in cui azzarda un paragone tra il M5s e la testuggine romana che sembra copiato e incollato da Wikipedia. Per ultimo, la vicenda sul lavoro nero che ha coinvolto la società del padre.

Gennaio-aprile 2019

Salvini, scavalcato dall’avvocato degli italiani

Il caso Diciotti, la presunta violazione del silenzio elettorale durante le regionali in Sardegna e in Abruzzo, minano la leadership di reputazione digitale del ministro degli Interni. A marzo, Conte sorpassa Salvini: non è bastata l’approvazione del Senato della legge sulla legittima difesa così come la vicinanza (mediatica) a Rami, il piccolo eroe di San Donato Milanese. Non basta l’endorsement di Marine Le Pen, «Il leader dei sovranisti europei è Matteo Salvini», a innescare il recupero su Conte: resta secondo in quanto a reputazione digitale, sopratutto per il caso Sea-Watch 3 e le indagini per corruzione del sottosegretario leghista Armando Siri.

Conte, inciampa con la Merkel ma gli utenti premiano le capacità da equilibrista

Gennaio parte male per il presidente Conte: perde molti punti nell’analisi dell’Osservatorio a causa del video, diventato virale, del suo dialogo con Angela Merkel. Le critiche arrivano anche per l’adesione al Global Compact. A marzo, però, gli utenti premiano la gestione, pacata e istituzionale, degli incontri internazionali. Apprezzata anche l’ammissione che quella dell’esecutivo Lega-M5s sarebbe stata la sua prima e ultima esperienza di governo. Prende le distanze dal Congresso mondiale delle famiglie di Verona, ad aprile revoca l’incarico da sottosegretario a Siri, fa costituire parte civile il ministro della Difesa per il caso Cucchi e incassa un tweet di complimenti da Donald Trump. Conte piace perché sta diventando un leader indipendente e si destreggia bene tra i litigi dei due partiti di governo: adesso è il leader più amato sui social.

Di Maio, cresce grazie a reddito di cittadinanza e Quota 100

La presa di distanza dal Congresso mondiale della famiglia, l’espulsione di De Vito dal Movimento e le rassicurazioni al governo americano in merito agli accordi sulla Via della seta sono giudicate positivamente dagli utenti del web. Più elogi che critiche ai passi avanti sul reddito di cittadinanza. Ad aprile, entra nella top ten del sentiment positivo tra i membri del governo: difende Tria dagli attacchi esterni e nega ogni voce sull’aumento dell’Iva. Rinnova l’invito a dare la cittadinanza italiana a Rami e promette aiuti alle famiglie da inserire in finanziaria.

Maggio-luglio 2019

Salvini, il boost delle Europee si spegne tra il Russiagate e la troppa sicurezza di sé

Il trionfo della Lega alle Europee sancisce una risalita reputazionale del suo leader. Ma maggio è comunque un mese intenso per il ministro dell’Interno, sia sul fronte giudiziario, con i presunti giri di tangenti in Lombardia, sia con le accuse di corruzione rivolte al sindaco leghista di Legnano. È anche il periodo della “rivolta delle lenzuola” e i rimproveri del mondo cattolico per l’utilizzo dei simboli religiosi per fini politici. Gli scontri interni al governo per il caso Siri e per il Decreto Sicurezza bis sono solo il preambolo dei problemi causati dal Russiagate. Anche il braccio di ferro con Carola Rackete, la capitana della Sea-Watch 3, porta a una polarizzazione estrema del sentiment a giugno. I risvolti dei presunti fondi russi alla Lega e la querela per diffamazione esposta da Rackete uniscono il fronte Pd, Conte e Di Maio contro Salvini, la cui reputazione digitale è compromessa.

Conte resta il più amato dal web: la procedura d’infrazione evitata solidifica il primato

A maggio, nonostante l’esito elettorale abbia fatto vacillare l’alleanza di governo, il premier Conte dimostra di essersi ritagliato un ruolo molto autorevole («l’idea che comandi Salvini è un’illusione ottica, guido io») e super partes, lontano dalle turbolenze dialettiche dei due viceministri. Bene sul piano delle relazioni estere, con il ruolo da protagonista giocato nella crisi libica e l’incontro positivo con il presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk. Figura di riferimento per gli elettori italiani e interlocutore affidabile per gli altri leader europei, a giugno incassa dal Cio l’assegnazione a Milano e Cortina delle Olimpiadi invernali del 2026. Nel mese di luglio il premier accresce il suo indice reputazionale, raggiungendo cifre che nemmeno Salvini ha mai toccato. Gli utenti gli comunicano costantemente il loro apprezzamento via social, soprattutto dopo aver evitato all’Italia la procedura di infrazione da parte dell’Ue.

Di Maio salvato da Rousseau, un’estate di alti e bassi

Primo partito d’Italia alle elezioni politiche del 2018 con il 32,66%, un anno dopo il M5s è crollato al terzo posto, doppiato dalla Lega e superato anche dal nuovo Pd di Zingaretti. Alla debacle delle Europee si aggiunge l’affaire Alitalia e le contestazioni nella sua Pomigliano d’Arco da parte di operai licenziati. A giugno l’espulsione della senatrice 5 Stelle Paola Nugnes, difesa da Roberto Fico, e il fronte Whirlpool minano la reputazione digitale di Di Maio. Ad ammortizzare il colpo, le rivendicazioni social sul reddito di cittadinanza e la paternità del Decreto Crescita, grazi al quale la platea dei beneficiari viene aumentata. A luglio sono le annunciate assunzioni Inps ad animare i suoi fan sui social, mentre le polemiche si concentrano per l’introduzione del mandato zero e per la querela che Di Maio ha ricevuto dal Pd per le dichiarazioni in merito ai fatti di Bibbiano.

Agosto 2019: la “resa dei social”

Salvini, chi è causa del suo mal pianga se stesso

Lo scontro è apertissimo tra i tre nomi forti dell’esecutivo gialloverde. Il più colpito dalla crisi che lui stesso ha scatenato è Salvini. Persino sulla sua pagina Facebook, da sempre baluardo della sua forza comunicativa, arrivano critiche e commenti di disapprovazione da quanti si sono sentiti “traditi” dalla sua scelta. L’ex ministro dell’Interno riesce in parte a bilanciare il dibattito puntando tutto sull’aver scoperchiato un accordo pre-esistente tra Pde 5 Stelle, e alcuni lo seguono su questa strada, dichiarandogli sempre e comunque il loro sostegno in future elezioni.

Conte: nuovo eroe nazionale sul web

Nella maggior parte dei commenti online, Conte è ritenuto dagli utenti l’unica garanzia di stabilità, l’unica personalità del governo degna di piena fiducia. Apprezzatissimo il suo discorso al Senato e il suo duro attacco nei confronti di Salvini. Agosto è quindi il mese in cui si è definitivamente compiuta la sua metamorfosi politica: da arbitro tra due forze politiche a vero leader, cui Mattarella ha conferito l’incarico di formare e guidare, stavolta fin dall’inizio con un ruolo di effettiva direzione, il nuovo esecutivo.

Di Maio, duramente contestato l’accordo con il Pd

Le critiche per l’accordo con il PD prevalgono nettamente su quanti dichiarano di aver compreso la sua scelta. Moltissimi grillini si dichiarano delusi e traditi perché, avendo votato il governo del cambiamento promesso dal M5s, si ritrovano ora invece ad essere governati da chi non avrebbero mai voluto.

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