Papa Francesco sotto attacco dei vescovi Usa. La stoccata di Bergoglio: «Critiche dagli americani sono un onore»

Il suo portavoce si è poi affrettato a precisare che il Pontefice «considera sempre che le critiche siano un onore», soprattutto quando vengono da «una nazione molto importante»

A bordo dell’aereo papale direzione Mozambico, mercoledì 4 settembre Papa Francesco ha riconosciuto la dura opposizione che ha incontrato presso alcuni cattolici conservatori negli Stati Uniti e ha affermato: «è un onore quando gli Americani mi attaccano». L’affermazione è stata raccolta da Nicolas Seneze, giornalista del quotidiano francese La Croix, autore del libro «Come l’America vuole cambiare Papa». Il libro, in vendita dal 4 settembre, contiene la lunga lista di accuse fatte a Francesco dall’Arcivescovo Carlo Maria Vigano, ex nunzio negli Stati Uniti, che incarna il tentativo di alcuni cattolici americani di mettere in dubbio la legittimità del Pontefice. Ma anche quelle di Raymond Burke, cardinale considerato come il leader del dissenso americano rispetto a Francesco. Secondo Seneze, i cattolici americani rigoristi e benestanti supportati dai media e da alcuni esponenti politici si oppongono all’operato di Papa Francesco. Alla sua enfasi sulla pietà che prevale sulle regole, alle sue critiche all’etica dell’economia moderna, alle sue aperture verso i migranti, all’opposizione alla pena di morte e alla volontà di aprire i sacramenti alle persone divorziate o risposate. Francesco ha detto al reporter di non essere stato in grado di trovare una copia del libro, così Seneze gliene ha regalata una e il Papa, passandola a un collaboratore, ha commentato: «è una bomba». Matteo Bruni, il portavoce del Papa, si è poi affrettato a precisare che il Pontefice «considera sempre che le critiche siano un onore», soprattutto quando vengono da «una nazione molto importante».


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