Il cardinale Burke da Papa Francesco, il primo faccia a faccia in Vaticano dopo il taglio di stipendio e casa

Nell’incontro con il cardinale statunitense, uno degli esponenti di spicco dell’ala conservatrice del Clero, Bergoglio ha confermato la propria linea

Papa Francesco e il cardinale statunitense Raymond Leo Burke hanno avuto un breve faccia a faccia questa mattina in Vaticano. L’incontro arriva dopo alcune indiscrezioni, mai smentite dalla Santa Sede, secondo cui il Pontefice avrebbe tolto a Burke – leader dell’ala più conservatrice della Chiesa e tra i maggiori critici del pontificato di Bergoglio – lo stipendio e l’appartamento a due passi dalla Basilica di San Pietro. L’incontro di oggi, 29 dicembre, è servito sia per scambiarsi gli auguri di Natale sia per discutere delle benedizioni alle coppie gay. Né il vaticano Né Burke hanno commentato sui contenuti dell’udienza privata, ma secondo quanto racconta l’agenzia Ansa il Papa avrebbe confermato confermato la propria linea. Non si smorzano dunque le tensioni tra la Chiesa vicina a Papa Francesco e l’ala più tradizionalista, che vede proprio in Burke uno dei suoi esponenti di spicco. Ad allargare la frattura è stata proprio la dichiarazione Fiducia Supplicans, redatta dal Dicastero per la Dottrina della Fede e controfirmata dal Pontefice, che apre alla benedizione delle coppie omosessuali.


La spaccatura nella Chiesa

A bocciare la linea di Bergoglio è stato nelle scorse settimane anche il cardinale tedesco Gerhard Ludwig Müller, che ha parlato di «blasfemia». Ma la spaccatura va ben al di là dei due cardinali. La decisione ha provocato reazioni critiche da parte dei vescovi africani, che in molti Paesi hanno vietato l’applicazione delle nuove disposizioni del Vaticano. Opposta la reazione dei sacerdoti cattolici irlandese, che hanno accolto a braccia aperte le nuove indicazioni. In Europa le perplessità sono state espresse soprattutto da esponenti della Chiesa ungherese, polacca e ucraina. Plaude invece alla benedizione delle coppie omosessuali la Chiesa tedesca, ad eccezione del già citato cardinale Müller. Dopo le varie prese di posizioni di vescovi e cardinali, è stato il presidente della Cei Matteo Zuppi a intervenire sulla questione per cercare di smorzare le polemiche: «Se uno è cattolico e non ha buoni rapporti col Papa il problema è che forse ti sei dimenticato di essere cattolico, penso io. Con qualunque Papa ovviamente, poi come sempre nella vita uno può sentire per storia, per sensibilità, più vicine delle parole rispetto ad altre, ma quello è sempre il Papa».


Foto di copertina: EPA/Osservatore Romano | Un incontro tra Papa Francesco e il cardinale Raymond Leo Burke (Vaticano, 8 gennaio 2015)

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