Iran, arrestati tre cittadini angloaustraliani: una docente, una blogger e il suo compagno

Arresti arbitrari in un clima sempre più teso da quando gli Stati Uniti si sono ritirati dall’accordo sul nucleare

Tre cittadini australiani, in possesso anche di passaporto inglese, sarebbero stati arrestati e poi incarcerati a Teheran, in Iran. Lo rendono noto i media anglosassoni.


Una di loro, un’insegnante di un’università australiana, sarebbe addirittura in stato d’arresto da mesi nel carcere di Evin, a Teheran, tenuta in isolamento e condannata a 10 anni di reclusione. Nella stessa prigione è rinchiusa da tre anni anche la project manager anglo-iraniana Nazanin Zaghari-Ratcliffe, accusata di spionaggio.


La blogger è stata invece arrestata separatamente, mentre viaggiava con il compagno australiano per il Paese. Secondo le ricotruzioni, probabilmente i due si sono accampati in un’area militare vicino a Jajrood nella provincia di Teheran. La situazione dell’uomo resta sconosciuta mentre pare che la donna sia stata arrestata per facilitare uno scambio di prigionieri con l’Australia.

Il governo australiano starebbe trattando con l’Iran per un potenziale rilascio delle detenute, anche se gli arresti sembrano essere strettamente legati alle crescenti tensioni politiche tra i due Paesi. Australia e Regno Unito fanno infatti parte della piccola coalizione guidata da Trump (tra i cui membri troviamo anche il Bahrein) che ha promesso di mandare delle navi da guerra a sorvegliare lo stretto di Hormuz.

Il 10 settembre, il ministero degli Esteri australiano ha aggiornato le sue raccomandazioni sugli spostamenti esteri sconsigliando viaggi verso Iran e Afghanistan.

Pare che 12 cittadini con doppia nazionalità iraniana e straniera siano stati imprigionati negli ultimi due mesi. La prassi sembra essere quella di negare ai detenuti stranieri la possibilità di assistenza consolare condannandoli a lunghe pene con vaghe accuse di spionaggio.

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