Chi è Ynés Mexía, la botanica esploratrice a cui è dedicato il Doodle di oggi

di OPEN

Il 15 settembre 1925 la ricercatrice, a 55 anni, partì per la sua prima spedizione di ricerca scientifica

Non è mai troppo tardi per trovare la propria vocazione, e la vita di Ynés Mexía ne è la prova. Una storia singolare, fatta di buio e luce, di dolore e di soddisfazione, di depressione e rinascita. E in occasione del Mese del Patrimonio Spagnolo, Google ha voluto celebrare l’inizio della prima spedizione scientifica di Ynés Enriquetta Julietta Mexía, la botanica – esploratrice “messico – statunitense”, a cui di deve la raccolta e catalogazione di oltre 150 mila campioni di specie botaniche. Il 15 settembre del 1925, Ynés Mexía intraprese il suo primo viaggio con un gruppo di ricercatori dell’Università di Stanford, recandosi a Sinaloa, in Messico. Malgrado durante la spedizione fosse caduta da una scogliera e si fosse rotta una mano e delle costole, Mexía portò a casa circa 500 esemplari di piante, di cui 50 totalmente sconosciute alla comunità scientifica, tra cui figura la Mimosa Mexiae, che prese il nome proprio dalla botanica esploratrice. 


Negli anni successivi la ricercatrice che «sfidò terremoti, paludi e bacche velenose per raggiungere un remoto vulcano al confine tra Colombia ed Ecuador, tutto per il bene delle scoperte botaniche» prese parte a ulteriori spedizioni nel Centro e Sud America, collaborando con diverse università statunitensi e con il British Museum di Londra. I viaggi venivano finanziati dalla vendita degli esemplari raccolti nelle precedenti missioni scientifiche, nonché da finanziamenti di ricerca provenienti da università e musei. Tra le sue molteplici spedizioni, viene ricordato in particolar modo il suo viaggio in Amazzonia, quando Mexía, in canoa, navigò il Rio delle Amazzoni a ritroso, giungendo con altri ricercatori sino alla sorgente sulle Ande. Il viaggio durò tre mesi, durante i quali Mexía ebbe modo di conoscere a fondo gli Araguarunas, un gruppo nativo dell’Amazzonia, attingendo informazioni sia sulla vegetazione locale, sia sullo stile di vita della popolazione indigena.  


La vita di Ynés Enriquetta Julietta Mexía

Nata a Washington il 24 maggio 1870, Ynés Enriquetta Julietta Mexía era figlia di un diplomatico messicano. Visse i primi anni della sua vita in Texas, Pennsylvania, Canada e Messico. Mexía lavorava come assistente sociale, ma a causa di un esaurimento nervoso, legato anche alla separazione dal secondo marito (il primo era morto prematuramente, ndr), si trasferì a San Francisco nel 1908, per prendersi cura di se stessa. Giunta nella città californiana si unì al Sierra Club, una delle più antiche organizzazioni ambientaliste degli Stati Uniti, e si iscrisse alla facoltà di Scienze dell’Università di Berkeley, all’età di 51 anni. Da quel momento iniziò il percorso personale di rinascita, nonché la progressiva consacrazione come una delle collezioniste e catalogatrici di piante «più abile del suo tempo». Il lavoro di raccolta e catalogazione di Ynés Mexía (numericamente più ricco rispetto a quello del ben più noto scienziato Charles Darwin), offrì un inestimabile contributo alla ricerca scientifica mondiale sulle specie botaniche. La ricercatrice – esploratrice morì nel 1938 per un tumore ai polmoni, all’età di 68 anni.

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