L’ex M5s Paola Nugnes contro Di Maio: «Troppe responsabilità per le quali non era all’altezza» – Il video

L’ex esponente pentastellata si è detta «dispiaciuta umanamente» per il periodo difficile che sta attraversando il capo politico del Movimento, sostenendo che la “rivolta” sia anche dovuta a «rivendicazioni personali»

«Conosco Di Maio da quando era giovanissimo. Penso si sia accollato una serie di responsabilità, oneri e doveri, per le quali non era all’altezza». È con queste parole che l’ex esponente del M5s Paola Nugnes ha commentato la richiesta da parte di diversi senatori pentastellati di modificare lo statuto del Movimento nel comma in cui vengono stabiliti i «poteri del capo politico» (Luigi Di Maio, ndr) e sostituire il leader con un direttorio, aprendo una rivolta interna.


«Il cambio dello Statuto fu richiesto da noi nel marzo 2018 – spiega Nugnes – e ci fu anche detto che lo avremmo cambiato per giugno. Questo non è stato. Abbiamo vissuto 14 mesi estremamente difficili. Credo che all’interno del Movimento Cinque Stelle ci siano problemi grandi di gestione democratica». 


Nugnes: «Cambio dello Statuto richiesto in estremo ritardo»

«Si sono mossi in estremo ritardo perché tutto questo si poteva evitare. Già alla XVII legislatura quando eravamo un’onda d’urto e portavamo tematiche importanti tutti insieme e di condivisione, c’era il germe di questa verticizzazione e privatizzazione», spiega l’ex esponente M5s.

«La Casaleggio non c’era ancora nello statuto del 2009 – continua Nugnes -, è entrata solo nello statuto della fine 2017. Dopodiché c’è stato un cambio radicale, un ribaltamento dei ruoli e dei pesi e delle misure che è stato subito evidenziato come deleterio, cioè la morte del M5s, perché è contro natura avere uno statuto di questo tipo».

«Si doveva bloccare subito – prosegue Nugnes – Molti di noi, e alcuni che non si sono ricandidati nella XVIII legislatura l’avevano messo in evidenza. Purtroppo non eravamo abbastanza. E quello che è successo dopo è il risultato di quello che era stato già detto. Non credo che questo Movimento possa avere una diversa evoluzione. Però può anche accadere».

Nugnes: «Di Maio non può essere il portatore unico delle decisioni di un intero partito»

«Non mi piace dire “Avevo ragione io” – spiega Nugnes – perché le Cassandre danno sempre il segnale di qualcosa di negativo. Purtroppo però le cose sono andate in questo senso. Io non credo che abbiano grandi soluzioni. Sono in estremo ritardo. Nel M5s ci sono problemi grandi di gestione democratica. Non so se lo risolverà, me lo auguro. Ma non credo che potrò ritornare nel M5s: il passato è passato».

La senatrice che si è spesso battuta contro le molteplici cariche ricoperte da Luigi Di Maio, a chi le chiede se ha dei consigli per il ministro degli Esteri per affrontare questa situazione critica interna al Movimento, risponde con chiarezza: «In passato ne ho dati, lo conosco da quando era giovanissimo. Penso si sia accollato una serie di responsabilità, oneri e doveri, per le quali non era all’altezza».

«Non solo per via dell’età, ma soprattutto perché non è possibile essere il portatore unico delle decisioni di un intero partito che porta il 33%. Adesso mi dispiace per lui perché sicuramente sta vivendo un periodo un po’ difficile umanamente», chiosa infine Nugnes.

Leggi anche: