Vertice a tre Conte, Orlando, Bonafede. Il ministro: «Riforma della giustizia entro dicembre»

I tempi per un passaggio parlamentare sono però stretti, complice l’imminente legge di bilancio

Al posto di Giulia Bongiorno ora c’è Andrea Orlando a trattare con il Movimento 5 Stelle sul tema della giustizia. Giuseppe Conte ha convocato l’esponente del Pd e il ministro Alfonso Bonafede a Palazzo Chigi, dopo che tante volte le riunioni con il precedente alleato (quello leghista) si erano interrotte proprio su questo delicato tema e in particolare sul nodo della prescrizione.


Al termine dell’incontro il ministro Bonafede ha spiegato che l’obiettivo è di arrivare a varare con una legge delega in Parlamento «una riforma della giustizia entro il 31 dicembre». I tempi sono piuttosto stretti. «Non c’è tra gli obiettivi la modifica della legge sulla prescrizione», ha spiegato Bonafede.


La legge spazzacorrotti prevede che con la sentenza di primo grado non decorrano più i termini della prescrizione. L’accordo con la Lega prevedeva l’entrata in vigore dal 1 gennaio 2020: il vertice di oggi conferma questo iter.

La riforma del Csm

Divergenze tra M5s e Pd sulle modalità di riforma del Csm, dopo i recenti scandali, come ha confermato il ministro della Giustizia: «Sul sorteggio per il Csm posso dire che è l’unico punto di divergenza che dovrà essere approfondito». Andrea Orlando ha sottolineato la necessità di una radicale riforma del Csm.

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