«Utili acefali al servizio della classe dominante»: Fusaro attacca i manifestanti del global climate strike

Il saggista rincara la dose condividendo, sul suo account Instagram, i messaggi inviatigli da studenti che hanno deciso di non scioperare

Superato il milione di manifestanti, intere città bloccate da fiumi di ragazzi con i visi colorati che invocavano un’azione da parte dei politici per fermare il cambiamento climatico. Il 27 settembre 2019 sarà ricordato come uno dei giorni di protesta più sentiti a livello globale. Ma, a conclusione della settimana dei Global climate strike, c’è chi non ha salutato con entusiasmo l’onda verde di giovani, animati dal modello di Greta Thunberg. Un messaggio tanto duro, quanto criptico, l’ha affidato a Twitter Diego Fusaro. «Utili acefali al servigio della classe dominante – ha scritto il saggista. Fautori del nuovo ordine erotico post-familiare e del nuovo ordine mondiale post-nazionale». Chiaramente una provocazione che rimanda al solito refrain dell’opinionista.


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Per confermare la sua tesi, Fusaro ha pubblicato su Instagram delle foto e dei messaggi che gli sarebbero stati inviati da alcuni studenti allineati con il suo pensiero. «Anche io oggi sono in classe da solo. Mai abbandonare i propri principi, si renderanno conto che il conformismo spietato si abbatterò sempre più sulle loro inutili esistenze».

«Esatto. V’è chi dice no, e sempre lo dirà dinanzi al potere e alle sue angherie», replica Fusaro all’editore di Open dopo la condivisione di questo articolo sulla sua pagina Facebook. E si riferisce alle folle dei cortei ambientalisti come al «nuovo potere» dotato di «manganello arcobalenico» che «attacca chi non accetta» questo modello.

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