Caso Regeni, il papà Claudio dopo il colloquio con Di Maio: «Speriamo in un cambio di passo dall’Egitto»

I genitori del ricercatore di origine friulana ucciso al Cairo nel 2016 hanno incontrato il ministro degli Esteri alla Farnesina

«È stato un incontro molto importante. Speriamo in un cambio di passo anche nella controparte egiziana». È con queste parole che Claudio Regeni, padre di Giulio, il ricercatore italiano 28enne sequestrato, torturato e ucciso al Cairo nel 2016, ha commentato l’incontro alla Farnesina con Luigi Di Maio


Il neo ministro degli Esteri ha ribadito: «Per l’Italia è arrivato il momento di cambiare passo e atteggiamento, perché lo stallo con l’Egitto sull’omicidio di Giulio Regeni non è più tollerabile».


Il capo politico del M5s – secondo quanto appreso da fonti Ansa – ha poi ribadito il massimo impegno delle autorità italiane per riuscire a fare luce sul caso e ottenere tutta la verità sulla storia di Giulio.

Sin dalla morte del giovane ricercatore nel 2016, tutti i tentativi sono andati a vuoto, anche a causa della mancanza di cooperazione da parte delle autorità egiziane.

Paola Deffendi e Claudio Regeni, genitori di Giulio, hanno richiesto più volte di ritirare l’ambasciatore italiano dal Cairo, rimanendo sempre inascoltati. Attualmente l’Italia si sta muovendo, oltre che con la magistratura, anche attraverso la Commissione d’inchiesta sulla morte di Giulio Regeni, istituita dalla Camera dei deputati lo scorso 30 aprile. 

Tuttavia, con l’assenza di cooperazione da parte delle autorità egiziane e dei mancati adempimenti delle promesse del presidente al-Sisi, la strada per ottenere una volta per tutte verità per Giulio sembra essere ancora tutta in salita. 

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