Usa 2020, la candidata dem Warren sfida di nuovo i miliardari: «Per loro tasse raddoppiate: sanità pubblica per tutti»

La sua proposta prevede un costo di circa 20 mila miliardi di dollari in più. Ma la senatrice continua a salire nei sondaggi

Quando aveva annunciato a inizio gennaio 2019 di voler introdurre una tassa sulla ricchezza dei miliardari, i super-ricchi d’America erano insorti. Adesso la candidata dem alla presidenziali Usa 2020, Elizabeth Warren, ha deciso che vuole addirittura raddoppiare la tassa, passando dal 3% al 6% per chi possiede una ricchezza a dieci cifre, ovvero oltre il miliardo. L’obiettivo non è più (soltanto) quello di finanziare un programma ambizioso di politiche verdi ma trovare nuovi fondi per un’ulteriore estensione delle coperture sanitarie.


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Tutto senza far pagare il costo alla “classe media” tanto corteggiata da Warren come da altri candidati democratici, tra cui Bernie Sanders. Il costo totale sarebbe di circa 20 mila miliardi di dollari in più in finanziamenti federali. Come spiega un documento redatto da una squadra di economisti rinomati, il costo verrebbe coperto sommando una serie di interventi taglia-sprechi con le nuove imposte e i contributi che i datori di lavoro già danno a compagnie private per coprire i costi dell’assistenza sanitaria ai loro dipendenti.


Si tratta di un tema molto caro alla candidata democratica che, come è scritto sul sito ufficiale della sua campagna elettorale, ha passato gran parte della sua carriera da docente a studiare le cause che conducono famiglie delle classe media americana verso la bancarotta. Un interesse che deriva anche da fattori personali: sempre sul sito si legge infatti che la sua famiglia rischiò una bancarotta quando suo padre ebbe un infarto.

Warren in cima ai sondaggi

La senatrice Elizabeth Warren è recentemente balzata in testa ai sondaggi tra i candidati democratici e, per la prima volta, con un vantaggio netto. Secondo l’ultima rilevazione di Quinnipiac, pubblicata il 25 ottobre, la senatrice ha staccato il favorito, Joe Biden, di 7 punti, ottenendo il 28 per cento dei consensi tra gli elettori democratici contro il 21 del suo principale avversario.

Al terzo posto Bernie Sanders con il 15 per cento, seguito da Pete Buttigieg con il 10. Si conferma il declino della senatrice californiana Kamala Harris, ferma al 5 per cento e della senatrice Amy Klobuchar, ultima con il 3 per cento. Nessun altro candidato, tra gli undici rimasti in corsa, ha ottenuto almeno l’uno per cento.

Anche la percentuale sull’eleggibilità di un candidato, cioè la possibilità che venga eletto, conferma il calo di Biden, sceso dal 56 per cento di aprile al 42 per cento di oggi.

In questa classifica la senatrice Warren è seconda e staccata, al 20 per cento. Anche se Warren piace più di Biden, molti elettori democratici credono che come candidata presidenziale abbia meno chances di vittoria.

L’articolo è stato modificato seguito a una segnalazione.

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