Luca Sacchi, nuovo mistero: nei tabulati non c’è traccia di contatti con i pusher

I tabulati non mostrano contatti diretti coi killer o con i mediatori: se si sono parlati hanno fatto in modo di non lasciare tracce

Nel giorno in cui si celebrano i funerali per la morte del giovane romano Luca Sacchi (Open ha deciso di non darne conto per rispettare la volontà della famiglia che ha chiesto una cerimonia in forma privata ndr) arrivano i primi risultati dell’analisi dei tabulati telefonici dei cinque cellulari consegnati nelle mani della procura.


E, almeno in parte a sorpresa, si scopre che non ci sono stati contatti diretti e recenti tra i due killer, Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, i loro pusher “mediatori” e il gruppo di Luca Sacchi e la fidanzata Anastasia, di cui farebbe parte anche Giovanni Princi, l’unico che nelle attuali ipotesi era in contatto con entrambi i gruppi e ha precedenti per droga (allo stato né lui né i mediatori sono indagati).


I pm della procura di Roma stanno analizzando il lavoro svolto dai carabinieri su cinque utenze telefoniche e dalle prime risultanze non ci sarebbero contatti tra i soggetti coinvolti nella tentata rapina avvenuta il 23 ottobre durante la quale Sacchi è stato raggiunto da un colpo di pistola alla testa sparato da Del Grosso.

Secondo i pm Michele Prestipino e Nadia Plastina, però, serviranno altri giorni per ulteriori verifiche, anche allargando i controlli su altre utenze venute in contatto con i telefoni su cui si sta lavorando. Non è escluso infatti che le comunicazioni potrebbero essere avvenute tramite chat “schermate”, con cancellazione automatica delle conversazioni, o semplicemente a livello verbale.

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