Usa 2020, l’indiscrezione su Barack Obama contro Sanders: «Se vincerà le primarie interverrò». E spunta l’ipotesi Michelle

Il socialista democratico dovrà fare a meno dell’endorsement dell’ex Presidente Usa

Bernie Sanders è riuscito ad assicurarsi l’appoggio della stella nascente del Partito Democratico Alexandria Ocasio-Cortez, del regista Michael Moore e di molte altre personalità riverite dagli elettori dem americani. Tutto per poi vedersi denigrare dal democratico più amato d’America, l’uomo che, secondo un sondaggio globale, è il secondo più ammirato al mondo. La bomba è arrivata il 27 novembre con un articolo di Politico: Barack Obama ha detto in privato che se Bernie dovesse essere eletto alle primarie del 2020, l’ex Presidente prenderebbe una posizione pubblica chiedendogli di tirarsi indietro. La notizia getta ulteriore confusione nel campo democratico a pochi giorni dall’ufficializzazione della candidatura di Michael Bloomberg.


Sanders non è il solo contro cui Obama si è espresso. Pare che in un incontro con uno dei candidati, Obama abbia fatto riferimento al legame intimo che lo univa con l’elettorato in alcuni Stati, per esempio in Iowa. «E sai chi non ce l’ha invece? Joe Biden». Ma anche se Obama non ha mai spezzato una lancia a favore del suo ex-vicepresidente è indubbio che siano i socialisti democratici a creare più problemi all’ex presidente Usa. In privato, Obama aveva già affermato che i Democratici devono fare attenzione a non scambiare l’entusiasmo di Twitter per Alexandria Ocasio-Cortez per vero supporto politico. «L’americano medio non pensa di dover smantellare completamente il sistema e rifarlo», ha affermato.


Nemmeno la relazione con Elizabeth Warren, che potrebbe essere vista come un ponte tra il mondi di Sanders e quello di Obama, è mai stata facile. Nel 2015, quando la candidata aveva accennato all’idea di presentarsi alle elezioni del 2016, l’allora Presidente aveva affermato in privato che votare Warren avrebbe significato ripudiare la sua presidenza. Giornali e tabloid vicini al campo repubblicano teorizzano una possibile entrata in campo di Michelle Obama, ma l’ex first lady ha già smentito in passato: «Ci sono zero possibilità» che partecipi, aveva detto al magazine The National. Da escludere quindi che l’atteggiamento di Obama rispetto a Warren o Sanders sia un tentativo di spianare il terreno per la moglie. È più probabile che l’ex capo della Casa Bianca tenga a preservare la sua eredità e l’identità centrista del Partito Democratico.

Leggi anche: