Nuova Zelanda, 5 morti dopo l’eruzione di un vulcano. Ancora molti dispersi – Il video

Molti i dispersi ma secondo la polizia in serata «non c’era più segno di vita sull’isola»

È il pomeriggio del 9 dicembre in Nuova Zelanda quando, sulla piccola isola turistica White Island, un boato rompe la quiete del paradiso naturalistico. Il vulcano Whakaari ha ripreso l’attività e sputato fuori dal cratere lava e fumo densissimo. Un’eruzione improvvisa, avvenuta in una fascia oraria di punta delle visite sull’orlo del cratere. Cinque morti, stando alle prime informazioni, ma le vittime sono destinate ad aumentare. Secondo la polizia locale erano un centinaio i turisti che stavano facendo escursioni sull’isola e i morti appartenevano a un gruppo di 23 che è stato successivamente evacuato. I dispersi sarebbero ancora 10 ma secondo la polizia nella serata dello stesso giorno «non c’erano segni di vita» sull’isola. I lapilli hanno raggiunto 12mila metri di altezza ma «non è un’attività fuori dalla norma per un vulcano di quel genere – hanno detto gli esperti alle emittenti locali -. La situazione di pericolo è limitata al circondario di White Island». Le autorità, però, non hanno dato il via libera ai soccorsi: «È troppo pericoloso avvicinarsi in questo momento all’isola». La premier neozelandese Jacinda Ardern ha confermato alla stampa che molti turisti «erano sull’isola o nei dintorni al momento dell’eruzione e di alcuni di loro non si hanno notizie. Questa è una situazione in evoluzione – ha concluso -, i nostri pensieri sono rivolti a tutte le persone colpite».


L’eruzione è avvenuta intorno alle 14:11 ora locale. Le immagini sono state riprese da un turista a bordo di una barca in fuga dall’isola

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