Taglio dei parlamentari, c’è il quorum per il referendum: trema la riforma-bandiera voluta dal M5s

Il taglio dei parlamentari prevede una drastica riduzione: da 315 a 200 in Senato, da 630 a 400 alla Camera

È stato raggiunto il quorum per il referendum sul taglio del numero dei parlamentari. A richiederlo – come dice la Costituzione italiana – devono essere, entro 3 mesi dalla pubblicazione della legge in Gazzetta Ufficiale, un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque consigli regionali. E in questo caso l’obiettivo dei 64 senatori necessari sarebbe stato raggiunto, come riferiscono fonti della Fondazione Einaudi.


Quorum di 64 senatori raggiunto

«Al Senato abbiamo appena raccolto le 64 firme necessarie per indire un referendum confermativo sulla legge costituzionale che riduce il numero dei parlamentari, come previsto dalla nostra Costituzione» ha detto il senatore dem Tommaso Nannicini, che ha promosso la raccolta delle firme insieme ai colleghi di Forza Italia Andrea Cangini e Nazario Pagano.


La firma numero 64, quella decisiva, è di Francesco Giacobbe, esponente del Pd eletto in Australia.

«Anche grazie alla mobilitazione dei radicali nelle ultime settimane – ha spiegato – abbiamo superato il numero previsto di 64 senatori per indire il referendum. È una buona notizia, perché l’ultima parola spetterà ai cittadini e potremo finalmente aprire una discussione pubblica sul tema».

«Sul piano politico – aggiunge – i mesi in più che abbiamo davanti saranno utili per capire se arriveranno una buona legge elettorale e quei correttivi costituzionali che la maggioranza si è impegnata a introdurre. Dobbiamo semplicemente dare un senso a un taglio lineare della rappresentanza politica che al momento un senso non ce l’ha. E sarà anche uno stimolo positivo perché la maggioranza possa rafforzare la propria coesione nel 2020 rilanciando un programma di legislatura».

Cosa prevede il taglio dei parlamentari

La riforma prevede una riduzione del numero dei parlamentari in entrambe le Camere. A Palazzo Madama ci saranno 115 senatori in meno (da 315 a 200), mentre alla Camera si passerà dagli attuali 630 a 400 deputati. In totale quindi una riduzione di 345 “poltrone”. Il decreto che porta la firma dei senatori Quagliarello, Calderoli, Perilli, Patuanelli e Romeo, modifica gli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione. Ci sarà anche un taglio dei senatori eletti all’estero e una riduzione dei senatori a vita.

«Sono d’accordo sui referendum in generale, ho votato quella riforma, ho letto poco fa che sono state raggiunte le firme sufficienti di parlamentari per indire quel referendum. Quando i cittadini confermano o smentiscono una riforma approvata dal Parlamento secondo me è sempre la scelta migliore» ha detto a Radio Radicale il segretario della Lega, Matteo Salvini.

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