Società Autostrade al ministero dei Trasporti: «Tutte le gallerie controllate entro due mesi»

Intanto, in base a quanto l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, ha illustrato stamane al ministro Paola De Micheli, si stanno concludendo in questi giorni le attività di controllo svolte da società di ingegneria esterne su tutti i 1943 ponti e viadotti della rete, attestandone lo stato di sicurezza

La minaccia di revoca della concessione è ancora nell’aria, Luigi Di Maio ne ha parlato anche recentemente. E, dunque, Aspi – dopo l’ennesimo incidente ieri notte in un tunnel della A26- prova a rilanciare.


Secondo un accordo fatto oggi con la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, Aspi dovrebbe dare “ulteriore impulso” al piano di controllo di tutte le volte delle gallerie della rete autostradale, già affidato a un consorzio internazionale guidato dalla multinazionale Bureau Veritas. Il piano sarà fortemente accelerato, dice l’azienda, dopo il crollo di ieri sull’A26, e verrà concluso entro i prossimi due mesi anche con l’uso di georadar.


Stando a quanto l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, ha detto oggi, 31 dicembre, alla De Micheli, si stanno concludendo in questi giorni le attività di controllo svolte da società di ingegneria esterne su tutti i 1943 ponti e viadotti della rete.

Contemporaneamente, è in corso di completamento anche il programma di monitoraggi dei cassoni, giunto ormai al 90% delle verifiche.

Sulla base di tali monitoraggi, Aspi dice di aver già avviato un programma di manutenzioni che consentirebbe di accelerare fortemente i cantieri sulle opere: sono previsti circa 500 interventi su ponti e viadotti, per un importo di oltre 370 milioni di euro.

Basterà a placare i Cinque stelle?

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