Il commento di Alessandro Di Battista per Gianluigi Paragone è vero: piccola guida per chi non ci crede

Alcuni sostenitori del M5S non credono al commento di Alessandro Di Battista a sostegno di Luigi Paragone, ma è vero

Il recente commento di Alessandro Di Battista sull’espulsione di Gianluigi Paragone dal Movimento 5 Stelle ha fatto drizzare le antenne di chi ha timore del fake, della bufala dietro l’angolo, o semplicemente perché non ci vuole credere e vorrebbe accusare altri di aver diffuso un falso per screditare l’ex parlamentare e il partito.

Il tweet di Liviana (@lvoir) in cui scrive «È un fake, l’account di Alessandro Di Battista ha la spunta blu»

Account sostenitori del Movimento 5 Stelle come quello di Liviana (@lvoir) o di Sonia Toni (@ToniSonia), ex moglie di Beppe Grillo, parlano di fake: la prima scrive «È un fake, l’account di Alessandro Di Battista ha la spunta blu», la seconda «a parte il fatto che puzza di fake lontano un miglio». Spieghiamo perché non è un fake.

Nel nostro articolo precedente abbiamo inserito il link diretto al commento, al fine che chiunque possa verificare di persona:

Screenshot del nostro articolo sul commento di Alessandro Di Battista con il link diretto.

Da parte mia posso garantirvi che sia proprio il suo account personale, anche perché l’ho controllato più volte nel corso degli anni e avendo con lui diversi amici in comune tra i quali il consigliere regionale Cristian Sergo, la parlamentare Sabrina De Carlo, l’ex Riccardo Nuti e Samanta Di Persio che collaborò diverse volte con la Casaleggio Associati. Oltre a loro ci sono anche ex colleghi della Casaleggio e giornalisti che conosco.

Gli amici in comune di David Puente con Alessandro Di Battista.

A parte questo, basta fare un semplice controllo che cercherò di spiegarvi in questo articolo che nasce a seguito dei dubbi dell’utente Rugova (@vruggero75) che scrive:

Se fai caso nell’account autentico il video del post del 31 dicembre con il figlio in braccio è stato car di dall’account Instagram di Di Battista, mentre nel secondo è stato copiato. Chiunque può fare copie di account! La certificazione serve ad evitarlo!

L’ordine cronologico delle pubblicazioni è effettivamente corretto: alle 23:24 nell’account Instagram ufficiale, alle 23:28 sul profilo Facebook ed infine alle 23:49 nella pagina ufficiale. Questo potrebbe far pensare che il video sia stato scaricato da Instagram e pubblicato su un profilo creato apposta per spacciarsi come l’ex deputato, ma non è andata così.

L’account Instagram ufficlale di Alessandro Di Battista.

Possiamo andare nella sua pagina Facebook ufficiale, quella con il bollino blu, e cercare il post dove il 20 dicembre 2019 parla di ILOFT:

Leggete come orario di pubblicazione le 7:34, mentre nel profilo Facebook troviamo lo stesso post con lo stesso video ma pubblicato il 20 dicembre 2019 alle ore 16:26.

Su Instagram il video e il post non sono presenti, ma vedendo questi orari chiunque potrebbe pensare che il video del profilo Facebook sia stato scaricato alla pagina ufficiale replicando il post. Non è questo il caso perché a condividerlo per primo è stato proprio il profilo, non la pagina. Potete notare l’icona di un orologio, provate ad andarci sopra con il mouse e leggerete «Aggiunto venerdì 20 dicembre 2019 alle ore 16:33», dunque dopo la pubblicazione nel profilo privato.

L’orario del post nella pagina Facebook ufficiale è stato modificato.

Se non vi basta, ecco un post Facebook del 2012 pubblicato da Alessandro Di Battista con il suo profilo personale per la sua candidatura alle Parlamentarie 2013 nei gruppi del Movimento 5 Stelle:

Questo e’ il mio video di presentazione per le Parlamentarie del 5 stelle. Sono a vostra disposizione per darvi qualsiasi informazione ulteriore sulle mie esperienze e sulla mia persona. Un in bocca al lupo a tutti gli altri candidati.

Scovando pubblicazioni datate, potete controllare che il 29 marzo 2013 – da poco eletto parlamentare – pubblica alle ore 13:16 un post sul suo profilo personale per annunciare il suo ingresso in Commissione Esteri. Solo 4 minuti dopo, alle 13:20, pubblica lo stesso post nella sua pagina Facebook ufficiale. Signori, è proprio il suo che lo vogliate o meno.

Edit 3 gennaio 2019 ore 11:40

Riporto altri esempi di chi sostiene che il commento sia un fake.

Il tweet di @Virus1979c: «Questo messaggio è un fake. Scritto anche male. Diffuso da qualche demente del m5s»

Nonostante tutto, il 3 gennaio qualcuno insiste:

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