Le ragioni di AstroSamantha. Perchè la prima astronauta italiana ha lasciato l’esercito

«Ho ritenuto per mia coerenza e per mia serenità di congedarmi», con una serie di tweet Cristoforetti spiega le ragioni della sua scelta

Meno di 20 minuti. L’incontro con il colonnello Massimo Pasqua e il saluto alla bandiera. È stata questa la cerimonia nella base del 51° Stormo di Istrana, vicino a Treviso, che ha segnato l’addio di Samantha Cristoforetti all’aeronautica militare. La prima astronauta della storia italiana ha lasciato così l’esercito. Continuerà a volare, ma solo nello Spazio. Per lei è già prevista una nuova missione in orbita, dopo quella che fra il 2014 e il 2015 l’aveva portata per 199 giorni a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Cristoforetti infatti rimane all’Esa, l’Agenzia spaziale europea.


La sua versione, e le notizie che sono circolate

Con un tweet l’astronauta ha voluto chiarire perché ha deciso di lasciare l’aeronautica, anche per rispondere a tutti le voci che sono circolate attorno al suo addio. Chiarimenti che partono da una premessa, ossia che la sua appartenenza al 51° Stormo aveva soprattutto un valore simbolico, non operativo.


Dal 2009 sono infatti impiegata in ESA in qualità di astronauta. Da ESA dipendo per l’impiego quotidiano e da ESA percepisco lo stipendio. L’appartenenza alla Forza Armata ha avuto negli ultimi 10 anni un valore simbolico e affettivo.

E poi, dopo chiarisce che non è andata via per motivi legati alla discriminazione di genere o per lo scarso supporto del governo italiano, ma per disaccordi con i vertici:

Ho avuto occasione di esprimere alla Forza Armata, nelle sedi appropriate, il mio disaccordo riguardo alcune situazioni e, contestualmente, ho ritenuto per mia coerenza e per mia serenità di congedarmi. In schiettezza e reciproca cordialità, senza alcuna polemica. Speravo anche con discrezione, ma su questo nulla ho potuto.

L’ultimo tweet è invece un ringraziamento verso il 51° Stormo: «Sempre speciale il 51».

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