Aereo ucraino caduto a Teheran, gli Usa parteciperanno all’indagine. Francia pronta a collaborare

Si allontana sempre di più l’ipotesi di un guasto al motore come causa della caduta dell’aereo di Teheran

Gli Stati Uniti colgono l’appello del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e, alla luce dell’ultime novità che sembrano allontanare sempre di più l’ipotesi di un problema al motore, hanno deciso di partecipare all’indagine sull’aereo ucraino caduto a Teheran in cui sono morte 176 persone. Anche la Francia è pronta a mettere a disposizione le sue competenze tecniche nell’inchiesta.


Gli Usa

Il National Transportation Safety Board ha fatto sapere infatti che prenderà parte all’indagine sul Boeing dell’Ukrainian Airlines. «L’Ntsb ha designato un rappresentante accreditato all’indagine sull’incidente», ha reso noto l’agenzia Usa. Un video, diffuso dal New York Times, confermerebbe l’ipotesi del missile.


La Francia

«La Francia è disponibile a fornire le competenze necessarie», ha detto il ministro degli Esteri, Jean-Yves Le Drian, in merito all’inchiesta sulla caduta dell’aereo ucraino. Il ministro però ha precisato che al momento non c’è stata una richiesta in tal senso.

I dubbi sulla prima versione

Anche il Canada è stato invitato a partecipare all’inchiesta. Nelle ultime ore i governi di diversi Stati hanno cominciato a schierarsi a sostegno dell’ipotesi che la causa dell’incidente sia l’impatto con un missile. L’ultimo è stato infatti il premier canadese Justin Trudeau.  Ma anche il premier britannico, Boris Johnson, sarebbe del parare che la caduta non è stata causata da un guasto, ma da un missile «lanciato in modo accidentale».

Zelensky ieri, 9 gennaio, ha incontrato i familiari delle vittime ucraine a cui è tornato a promettere di ricostruire la verità. «L’Ucraina riuscirà ad arrivare alla verità», ha scritto in un post su Facebook.

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