Di Battista blinda Di Maio e ammorbidisce i toni sull’espulsione di Paragone

Il grillino aveva difeso su Facebook l’espulso Paragone, un commento che è stato visto come un attacco ai vertici del Movimento

Prima Alessandro Di Battista ha lanciato un attacco ai vertici del Movimento, difendendo in un commento l’espulso Paragone, poi ha anticipato il ministro degli Esteri commentando per primo il raid Usa in Iraq contro l’Iran e condannando l’azione degli Stati Uniti. Sembrava che Di Battista e Di Maio non fossero stati mai così lontani, invece in un’intervista, l’ex parlamentare è tornato a difendere il capo politico del Movimento.


«Luigi Di Maio sta parlando, per me, come dovrebbe parlare un Ministro degli Esteri. Qualcuno dice che è ‘inesperto’. Però per me sta parlando bene. Erano anni che aspettavo un Ministro degli Esteri che parlasse di pace. Di Maio fa bene a dire che una guerra nei confronti dell’Iran sarebbe devastante», ha detto Di Battista in un’intervista alla trasmissione Rai ‘Povera patria’.


L’ex parlamentare continua a difendere Gianluigi Paragone, ma sull’espulsione ammorbidisce i toni verso i vertici del M5s: «Gianluigi per me è una risorsa. È una persona che stimo ed è un mio amico, ma non ho mica messo bocca sull’espulsione. Ci sono delle regole, e Gianluigi ha tutto il diritto di fare ricorso. Tutto qua».

Per quanto riguarda il Movimento 5 Stelle che ultimamente non sembra godere di ottima salute, Di Battista ammette che il M5s sta vivendo un «momento di difficoltà», ma dribbla, ripercorrendo i successi perché «tante cose sono state fatte». Infine torna a criticare Beppe Grillo in merito all’alleanza con il Pd: «Lo sapete che io ho espresso critiche su questo governo, perché ho delle enormi perplessità sul Partito Democratico. Ce le ho sempre avute, e non è un segreto che io, questo governo col Pd, non lo volessi fare».

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