Altro siluro sulla ministra dell’Istruzione Azzolina: «La tesi è un plagio»

Si tratta di un equivoco frutto di una leggerezza o di un plagio? Adesso c’è grande attesa per vedere quale sarà la reazione del Movimento 5 Stelle

Lunghi passaggi nella tesi di specializzazione ripresi da testi scritti da terzi e non virgolettati, senza citare le fonti, facendoli passare per propri: è questa l’accusa che sul quotidiano La Repubblica Massimo Arcangeli, docente di linguistica italiana ed ex-preside lancia alla ministra dell’Istruzione M5s Lucia Azzolina, nominata insieme a Gaetano Manfredi per sostituire Lorenzo Fioramonti dopo la sue dimissioni da ministro in polemica per i mancati finanziamenti all’università.


Le accuse di plagio

Al centro del caso c’è la tesi conseguita dalla neo-ministra all’Università di Pisa nel 2009, presso la Scuola di specializzazione per l’insegnamento del sostegno, dopo una laurea triennale in storia della filosofia e una specializzazione all’insegnamento secondario, sempre in storia e filosofia.


Tesi che, stando all’analisi di Arcangeli dell’estratto del lavoro disponibile online, non sarebbe esclusivamente frutto dell’ingegno della neo-ministra. Sono diversi i passaggi, ciascuno lungo 5-6 righe, “scippati” a testi scientifici come il Dizionario di psicologia di Umberto Galimberti, dal Trattato di psichiatria edito da Masson e dal Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali.

I precedenti

L’ultimo caso in Italia risale al 2017, quando l’allora ministra della Pubblica amministrazione Marianna Madia fu accusata di un simile plagio. Le polemiche nei suoi confronti, sopratutto dal Movimento 5 Stelle furono molto violente, ma la ministra respinse le accuse e non si dimise.

Non è stato il caso di Annette Schavan, ministra dell’Istruzione in Germania, vicina ad Angela Merkel. Anche lei fu accusata, nel 2013, di aver copiato la tesi di dottorato da un blogger che trovò ben 60 casi in cui Schavan aveva attinto ad altri testi scientifici senza le dovute citazioni. Si dimise dal ministero dopo che le fu revocato il dottorato. Ma nel 2014 fu nominata ambasciatrice presso il Vaticano.

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