Stefano Bonaccini, chi è il candidato del centrosinistra alle elezioni in Emilia-Romagna

Tutta la carriera politica del governatore uscente, chi ha sostenuto nelle battaglie nazionali e alcune recenti controversie

Il voto alle elezioni regionali in Emilia-Romagna del 26 gennaio sarà uno spartiacque per il governo giallorosso. Ma sarà una partita che si giocherà anche, e forse soprattutto, nonostante l’attivismo del leader della Lega Matteo Salvini, nello lo scontro fra i due candidati: quello del centrodestra Lucia Borgonzoni e quello del centrosinistra Stefano Bonaccini. Bonaccini è il governatore uscente ed è stato eletto presidente della regione Emilia-Romagna il 23 novembre 2014 in consultazioni caratterizzate dall’affluenza molto bassa (votarono solo il 37% degli aventi diritto) con il 49% dei consensi. Quelle elezioni furono le prime dopo il successo alle elezioni europee del Partito Democratico (il Pd conquistò il 40,8%) guidato da Matteo Renzi che in quel momento era anche presidente del Consiglio.


La carriera politica

Un primo piano di Stefano Bonaccini
Ansa | Un primo piano di Stefano Bonaccini

Bonaccini, classe 1967, è sposato con due figlie. Dal 1999 al 2006 è stato assessore ai lavori pubblici al comune di Modena in quota DS. Nel 2007 è stato eletto segretario provinciale del neonato PD modenese e alle elezioni amministrative del 2009 è stato eletto consigliere comunale di Modena. Nello stesso 2007 diventa segretario del Pd dell’Emilia-Romagna, dopo il successo alle primarie sostenuto dalla “mozione Bersani“. Appoggerà lo stesso Bersani alle primarie di coalizione di centrosinistra del 2012 che lo videro prevalere su Matteo Renzi. L’anno successivo invece sostiene la candidatura di Renzi alla segreteria del PD nelle consultazioni interne del 10 dicembre 2013. Dopo la vittoria alle regionali del 2014 (anticipate per le dimissioni di Vasco Errani coinvolto, ma poi assolto, nel processo “Terremerse”), Bonaccini nel dicembre del 2015 succede a Sergio Chiamparino alla guida conferenza delle Regioni e delle Province autonome.


Vicende giudiziarie: “Chioscopoli” e “Spese pazze”

Stefano Bonaccini scatta un selfie con i suoi sostenitori prima del comizio di chiusura della sua campagna elettorale
Ansa | Stefano Bonaccini scatta un selfie con i suoi sostenitori prima del comizio di chiusura della sua campagna elettorale

Durante il suo incarico come assessore ai lavori pubblici di Modena è stato coinvolto nell’inchiesta “Chioscopoli” sulla gestione di un chiosco nel parco cittadino “Ferrari”: accusato di abuso d’ufficio, è assolto al termine del procedimento con rito abbreviato dinanzi al GUP il 29 novembre 2013. Nell’ambito dell’inchiesta sulle cosiddette “spese pazze” dei gruppi del consiglio regionale emiliano-romagnoli, il 9 settembre 2014 è indagato per peculato (complessivamente circa 4 000 euro di spese per buoni pasto e rimborsi chilometrici). Il 4 febbraio 2015 il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bologna accoglie la richiesta di archiviazione del procedimento della Procura della Repubblica.

Le critiche per le foto in palestra

Durante la campagna elettorale il presidente della regione Emilia-Romagna è stato oggetto di critiche, anche da parte dei suoi sostenitori, per aver postato in diverse occasioni fotografie che lo ritraevano in palestra o intento a esibirsi nelle arti marziali. Gli utenti sembravano non aver apprezzato la trasformazione dell’immagine del governatore: da amministratore dal volto rassicurante a combattente karateka. Erano infatti molti i commenti che manifestano un giudizio negativo su questo tipo di comunicazione da parte di un politico.

La difesa di Sinisa Mihajlovic

A pochi giorni dalle consultazioni del 26 gennaio 2020 Bonaccini è intervenuto in difesa dell’allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic, malato di leucemia, che durante un’intervista aveva affermato di sostenere la candidatura di Lucia Borgonzoni e per questo era finito nel mirino degli attacchi sui social network da parte dei supporter del candidato del centrosinistra. «Sinisa Mihajlovic sta combattendo la partita più importante della sua vita – ha detto Bonaccini – Scelga chi gli pare, ci mancherebbe altro, mi interessa che vinca quella partita per lui, per la sua famiglia e per tutti quelli che gli vogliono bene tra cui il sottoscritto».

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Foto di copertina / Ansa

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