In Evidenza ENISiriaUSA
ATTUALITÀCinaCoronavirusMascherineRistorantiSanità

Coronavirus, Burioni: «Andate sereni al ristorante cinese. Le mascherine? Servono solo a chi è malato»

01 Febbraio 2020 - 11:45 Redazione
Il virologo poi avverte: «Il rischio è basso, ma la trasmissione può avvenire anche da persone senza sintomi, perché ancora nella fase di incubazione»

Andare al ristorante cinese comporta rischi? No. A smentire le fake news sul Coronavirus ci ha pensato il virologo Roberto Burioni. Il virus non si trasmette mangiando il cibo cinese perché «la trasmissione avviene sempre per via respiratoria e mai attraverso il cibo, anche se crudo. Andiamo serenamente al ristorante cinese…», dice Burioni in un’intervista a La Stampa. «Dopo aver starnutito o tossito sul suo corpo possono depositarsi goccioline minuscole di saliva – dice Burioni – e se noi tocchiamo quella persona e poi portiamo le mani alla bocca ci esponiamo a rischio di contagio. Per questo è importante lavare spesso e bene le mani».

Intanto ieri in Cina è stato boom di ordini: la produzione di mascherine è schizzata a 8 milioni al giorno. Ma il virologo avverte: «Non forniscono alcuna protezione dal Coronavirus. Servono a non far diffondere il virus da parte di chi lo ha già contratto». E «i cinesi in Italia sono esposti come tutti gli altri al pericolo di contrarre il virus, che non bada a razza e colore della pelle e che comunque da noi non ha generato alcun focolaio di infezione».

Tuttavia Burioni dice anche che «è importante identificare al più presto chi ha avuto contatti stretti con la persona contaminata e tenerla in isolamento e sotto osservazione fino all’esito negativo del test», che è poi anche l’unico modo per impedire che l’infezione si propaghi. Anche se secondo il virologo «questo coronavirus è piuttosto contagioso, pur avendo un tasso di mortalità del 3%, più basso della Sars che era del 10%». In ogni caso, assicura, «è sbagliato giudicare solo da questo la sua pericolosità» perciò «non bisogna fare inutile allarmismo ma nemmeno abbassare la guardia».

«Occorre ricordare – chiarisce però Burioni – che, nonostante il rischio sia basso, la trasmissione può avvenire anche da persone che non hanno alcun sintomo perché ancora nella fase di incubazione. Per questo è importante identificare al più presto chi ha avuto contatti stretti con la persona contaminata e tenerla in isolamento e sotto osservazione fino all’esito negativo del test».

Leggi anche:

Articoli di ATTUALITÀ più letti