Prescrizione, Renzi conferma il no all’accordo e accusa il Pd: «Cede al populismo dei 5 Stelle»

«Il compromesso tra M5s, Pd e Leu mantiene un principio giustizialista che non condivido», dice il leader di Italia Viva

Il compromesso raggiunto lo considera un passo avanti, ma comunque insufficiente perché ci sia anche l’ok di Italia Viva. Matteo Renzi, intervistato a Circo Massimo su Radio Capital, conferma il suo no all’accordo sulla prescrizione e accusa il Pd: «Sulla giustizia cede al populismo del Movimento 5 Stelle».


«Sulla giustizia bisogna trovare un punto di accordo tra tutti. Se non vogliono, il Parlamento deve scegliere fra la legge Bonafede-Salvini e quella di Orlando-Gentiloni. Io sto con i secondi, il Partito democratico sta con il Movimento 5 stelle», dice Renzi.


«Il compromesso tra M5s, Pd e Leu mantiene un principio giustizialista che non condivido», continua il leader di Italia Viva. Nella serata di ieri, 6 febbraio, dopo una lunga riunione, è stato infatti trovato un accordo di massima tra i partiti di maggioranza sul cosiddetto “lodo Conte bis” che ha messo d’accordo Pd, M5s e LeU.

Ma il compromesso ha spaccato la maggioranza perché Italia Viva ha detto che non voterà il lodo. I renziani continuano a spingere sul lodo Annibali, che punta su un rinvio. «Lucia Annibali propone di prenderci del tempo, di studiare le carte. Non capisco perché su una cosa del genere vai a incastrarti. E non capisco perché il Pd tradisce le scelte del nostro governo. Il giustizialismo è il populismo dei mediocri», dice Renzi.

Renzi inoltre smentisce l’ipotesi di un appoggio esterno, riportata dai retroscena di alcuni giornali. «Noi non vogliamo lasciare. Poi se il presidente del Consiglio vuole che lasciamo, ci mettiamo un quarto d’ora», conclude l’ex premier.

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