Coronavirus, allarme in Cina: contagiati 1.760 operatori sanitari

Medici e infermieri devono adottare misure di fortuna per proteggersi di fronte alla carenza di abiti protettivi, guanti e maschere

Oltre ai 64mila casi di contagio confermati in Cina e i 1.383 decessi, a preoccupare ora la comunità internazionale è anche il numero degli operatori sanitari infettati dal Coronavirus. Secondo gli ultimi dati forniti dal governo cinese sarebbero almeno 1760 i sanitari risultati positivi al test sul Covid19.


«Questa è un’informazione molto critica perché gli operatori sanitari sono la culla che tiene assieme il sistema sanitario e la risposta all’epidemia», ha detto il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus. «Dobbiamo sapere di più su questi dati, tra cui il periodo e le circostanze che hanno portato al contagio». Già all’inizio dell’epidemia l’Oms aveva sottolineato il rischio per i Paesi con i sistemi sanitari più deboli di non avere le strutture per contenere e curare i contagi.


Secondo il New York Times, medici e infermieri in Cina devono adottare misure di fortuna per proteggersi di fronte alla carenza di abiti protettivi, guanti e maschere. Testimoni oculari hanno riferito di operatori sanitari che hanno riparato le maschere protettive danneggiate con del nastro adesivo e hanno riutilizzato gli occhiali che dovevano essere usati una volta e gettati via. Stanno avvolgendo le scarpe in sacchetti di plastica perché non hanno coperture protettive per loro.

Tedros ha sottolineato che l’Oms ha diffuso le sue linee guida per proteggere gli operatori sanitari in Cina e in altri Paesi con casi di Covid-19, ma il problema critico negli ospedali cinesi colpiti dal coronavirus sembra essere quello di ottenere attrezzature protettive.

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