Ravenna, per l’avvocato la controparte è un «neg***». La denuncia social di un giudice: «Una barbarie»

Per il magistrato uno così «si definisce avvocato», ma è completamente estraneo alla «civiltà del diritto»

«Una cosa inimmaginabile, fino a oggi» scrive il giudice di Cassazione Roberto Riverso che denuncia sul suo profilo Facebook un caso di razzismo avvenuto al tribunale di Ravenna. Un avvocato del foro di Forlì si è presentato in aula con una cartella sulla quale la controparte era indicata con la parola «negro»: «E qui devo sospirare profondamente – scrive il giudice – Perché le parole vengono meno…».


Il giudice, che in passato ha lavorato alla sezione lavoro del tribunale di Ravenna, descrive tutta la sua incredulità: «Non è la commissione di un crimine o di un illecito disciplinare che vengono in mente; ma la confessione dell’estraneità di questo soggetto alla civiltà del diritto. Una barbarie. Che denuncia una regressione a uno stadio pregiudico. Commessa da uno che si definisce avvocato».


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